Il Verzasca Foto Festival valica i confini svizzeri per approdare a Porto Alegre (Brasile), dove, sabato 8 aprile, al Barraco Cultural/Galeria Mascate, sarà inaugurata la mostra itinerante “La valle dentro”, con i progetti dei quattro fotografi partecipanti alle residenze artistiche: “La mia valle” di Christian Lutz (Svizzera), “Epiphany” di Karen Paulina Biswell (Colombia), “A Rock is a River” di Maya Rochat (Svizzera) e “Per apprendere dalla pietra, frequentala…” di Tiago Coelho (Brasile).
La città brasiliana è stata scelta come destinazione per la prima edizione delle esposizioni itineranti del Verzasca Foto Festival.
Da questo punto di partenza le immagini si propongono di viaggiare dapprima in altri luoghi dell’America Latina – località di provenienza di due dei quattro fotografi invitati finora – e in seguito verso altri luoghi e continenti.
La Verzasca è una valle il cui nome esprime intrinsecamente la plasticità della sua essenza, plasmata da natura e uomo, due elementi inscindibili. Una geografia che dà forti sensazioni al visitatore, che caricano di stimoli d’ispirazione coloro che la vivono in prospettiva artistica. E, grazie all’iniziativa delle esposizioni itineranti, ci si propone non solo di dare visibilità ai progetti elaborati in Verzasca – creando scambio e legami indissolubili –, ma anche di esportare l’immagine della valle fuori dai confini nazionali.
Dal 2015, il Festival propone “Residenze artistiche in Valle Verzasca” – progetto realizzato nell’ambito dell’iniziativa “Diversità culturale nelle regioni” della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia –, invitando un fotografo svizzero e uno internazionale a trascorrere un mese in Valle Verzasca per concepire un progetto fotografico personale sulla valle e le sue componenti, soprattutto naturali e umane in osmosi, esposto durante i quattro giorni di festival, solitamente in calendario fra la fine di agosto e i primi giorni di settembre (la quarta edizione si terrà dal 31 agosto al 3 settembre 2017). Verbi che il festival coniuga, al di là di fotografare ed esporre, sono favorire le relazioni umane, condividere esperienze e confrontarsi.
Per il festival, le residenze artistiche sono importanti per due motivi. In primo luogo, questo progetto dà la possibilità a due fotografi di svolgere una ricerca in autonomia e libertà artistica, durante un mese in un luogo periferico, non inurbato caratterizzato da una natura rigogliosa e da una società in parte ancora rurale. Caratteri questi che possono essere importanti stimoli creativi per gli artisti contemporanei, vitali al proprio sviluppo personale e creativo. Un’occasione d’interscambio culturale e artistico, approcciando diversi linguaggi e processi creativi, basati sull’interazione con il luogo e le persone che lo abitano. In secondo luogo, grazie ai progetti concepiti dai professionisti, sarà possibile allestire un archivio d’immagini contemporanee della valle, vista da occhi esterni – con cultura e sensibilità diverse –, che vada al di là della sua iconografia stereotipata, che spesso si traduce nelle classiche immagini da cartolina.
L’iniziativa è sostenuta dalla Repubblica e Cantone Ticino e dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia.
www.verzascafoto.ch, www.christianlutz.org, www.karenpaulinabiswell.com, www.mayarochat.com, www.tiagocoelho.com.br, www.barracoestudio.com.br
Per informazioni ulteriori: info@verzascafoto.ch
Alfio Tommasini direttore artistico, Rico Baumann direzione operativa, Clara Storti media