La direttiva del Partito Popolare Democratico di Biasca ha deciso di sostenere la petizione del gruppo
“Loderio c’è”, contraria alla discarica di materiali inerti alla Buzza di Biasca.
Come appreso dagli organi di stampa, il materiale dal 2° tubo della Galleria del San Gottardo sarà, come auspicavamo, depositato presso i siti dei comuni interessati, in particolare Airolo per riqualificarne le aree autostradali.
La nostra preoccupazione maggiore è ora rivolta al progetto per la creazione di una discarica cantonale per materiali inerti. Infatti, già nel gennaio del 2012 il Dipartimento del Territorio aveva pubblicato un rapporto sullo studio, affidato alla Planidea di Canobbio, concernente la consultazione dei nuovi siti per discariche materiali inerti in Riviera e Bassa/Media Leventina. Si indicava allora la Buzza di Biasca come luogo per il deposito definitivo di materiali inerti e rifiuti edili e di lavorazione di inerti e riciclaggio. Un’area di 74’000 mq con una capacità di stoccaggio di 1’300’000 mc di materiali compattati, che di fatto ne farebbero una delle più grandi discariche del Canton Ticino.
Fatte queste brevi premesse esponiamo i principali motivi per cui ci opponiamo ad una nuova discarica alla Buzza:
per riqualificare la Buzza riteniamo non assolutamente necessaria una discarica che, presumibilmente per ameno 10 anni, produrrà inquinamento causato dal transito di migliaia di camion, dalle polveri degli inerti, dai rumori del traffico e degli impianti di lavorazione, dai materiali edili misti, non adeguatamente separati, che comprometterebbero i già fragili e delicati equilibri di quella zona.
La discarica si trova troppo vicina a centri abitati di Loderio e del Vallone e alla zona faunistica (bolle) della Legiuna riconosciuta a livello Federale,
Non è da sottovalutare il rischio d’inquinamento delle nostre falde acquifere. Infatti l’azienda acqua comunale, in caso di scarsità d’acqua proveniente dalle sorgenti sopra Loderio (Censo e Vallalta) sfrutta la stazione di pompaggio situata nella piana di Loderio adiacente al fiume Brenno e alla zona protetta della Legiuna.
Il comune di Biasca può riqualificare e destinare la zona della Buzza ad attività agricole, in particolare pascolo, con interventi minimi, non invasivi e di breve durata.
Biasca e la regione delle Tre Valli negli anni hanno contribuito, responsabilmente e per il bene della Confederazione e del Cantone, sacrificando parte del loro fondovalle e sopportando tutti i disagi che le grandi opere hanno comportato (terreni per la ferrovia e l’autostrada, terreni per l’arsenale, 15 anni di discarica per gli inerti dell’ATAG. …).
In conclusione ha prevalso il principio secondo cui oggi abbiamo bisogno di progetti concreti e duraturi che diano valore aggiunto a Biasca e alle Valli, anziché discariche cantonali, traffico e inquinamento. Invitiamo pertanto la popolazione a sostenere la raccolta di firme per dare il chiaro messaggio che alla Buzza di Biasca non vogliamo la discarica di materiali inerti.
PPD sezione di Biasca