Serbatoi di carburante su di un’area che il Cantone dice che dovrà diventare un polmone verde? Certo, in questo Cantone può succedere di tutto. Anni orsono in quella medesima area questi depositi di carburante furono smantellati, a gran vantaggio del paesaggio, della natura e della sicurezza ambientale. Una fetta di territorio riconquistata alla speculazione edilizia, si pensava. Ma la tattica del salame avanza inesorabilmente in modo subdolo, e quel poco di bello e naturale che rimane nel fondovalle è distrutto a poco a poco. Che cosa vogliamo lasciare in eredità ai posteri? Terra invivibile e bruciata? Strade su strade, catrame e cemento? Comuni e Cantone devono impegnare subito maggiori risorse e convinzione per salvare il salvabile perché va ricordato che ogni secondo in Svizzera sparisce un metro quadrato di suolo, sigillato per sempre dal fervore della speculazione edilizia. E’ ora di dire basta, ed è ora di ribellarsi a queste forze politiche ed economiche che per denaro o opportunismo non tengono conto dei posteri, di un ambiente vivibile e di quel poco di natura intatta che ancora ci resta. Il Municipio deve prendere posizione e pronunciarsi finalmente sul destino del comparto Valera seguendo le chiare indicazioni cantonali che spingono verso la creazione di un comparto verde. Il Pozzo Polenta è appena stato sepolto, ancora una volta non abbiamo imparato nulla?
I Verdi del Mendrisiotto