Seconda vittoria consecutiva per Lugano sul campo di casa.
Avversari di turno i coriacei giocatori di Yverdon, presentatisi in Ticino con solo quindici uomini a referto e rimasti in inferiorità numerica per gran parte del match a causa di un infortunio. Grande la loro prestazione sia in difesa che in attacco, dove hanno violato per tre volte la meta bianconera in altrettante incursioni nella zona difensiva ticinese.
La partita sembrava dovesse essere nelle mani dei luganesi, ma un approccio sbagliato al match e troppa superficialità in difesa l’hanno messa subito in salita: la prima segnatura di Yverdon è una vera e propria doccia fredda a pochi minuti dall’inizio del match.
Mancanza di disciplina, sia tattica che comportamentale, ancora due gialli per i bianconeri, ossia un quarto di match giocato in 14, e Lugano che sembra in questo periodo avere in se stesso il peggior avversario da superare.
Coach Borghetti, per nulla soddisfatto della prestazione dei suoi, non crede però sia solo una questione “mentale”, lo preoccupano di più gli aspetti propriamente tecnici: “andare a placcare alti contro avversari fisicamente più potenti; correre laterali anziché per linee verticali; sbagliare ripetutamente i tempi di passaggio in un due contro uno; non usare il gioco al piede con gli avversari senza estremo; solo per citare alcuni esempi, sono errori che una squadra seconda in classifica a quasi 40 punti di distanza da Yverdon non può e non deve fare”.
E su questo punto il coach luganese non ammette alibi, ritenendo i 15 scesi in campo capaci di poter fare un rugby più ambizioso, semplice e bello da vedere e da giocare.
Detto questo, forse, e se ciò è un bene o un male lo dirà la fine della stagione, nel club serpeggia troppa autocritica, dopo tutto stiamo parlando di una società che in soli otto anni di attività ha raggiunto la Lega A arrivando quinta in classifica ad un passo dai play off e in questa stagione ha già un punto in classifica in più dello scorso anno, che per gli amanti dei numeri significa anche salvezza raggiunta matematicamente con ancora sei match da giocare.
Ma i rugbisti luganesi, per nulla felici della vittoria arrivata così faticosamente, sanno che i prossimi impegni saranno più ostici e se non si alzerà il livello, difficile se non impossibile, sarà continuare la striscia positiva.
E’ il campo, giudice unico e infallibile delle prestazioni di ognuno, della squadra e specchio del club, ad avere sempre l’ultima parola e a non mentire mai.
Infine, quest’oggi, piace dare lo scettro di migliore in campo a Chris Balsara, arbitro del match, che a differenza dei giocatori non ha sbagliato quasi nulla, per una volta è giusto sottolineare una prestazione sopra le righe del direttore di gara.
Domenica 15/03, il prossimo mattone di Lugano potrà essere messo a Zurigo, dove i bianconeri, nella massima Lega, non hanno mai vinto.
ABC
Lugano – Yverdon 27 – 17 (punti 5 – 0)
Formazione
15 Cloete (Bachmann), 14 Iandiorio, 13 Calvaresi, 12 Schmitt G. (Catarinella), 11 Serventi , 10 Diaz de Bedoya, 9 Navas , 8 Borello , 7 Ahumada , 6 Vettorel (Cocchiarella) , 5 Polti , 4 Waber , 3 Zurita, 2 Campopiano, 1 Maglia
N.E: Buratti, Martinengo, Dominguez,Pellegrini,
Marcatori:
Mete: 2 Calvaresi, 1 Zurita, 1 Diaz de Bedoya
Trasf. : 2 Calvaresi
C.P: 1 calvaresi
Drop: 0
Cartellini:
Bianchi : 0
Gialli: 1 diaz de bedoya, 1 cloete
Rossi: 0
MVP: Chris Balsara (arbitro)