Sotto un cielo da favola e nella bellissima cornice delle Alpi leventinesi si è svolta, sabato 5 dicembre, l’annuale Assemblea generale della Società Ticinese di Artiglieria (STA).
I presenti si sono dapprima immersi nel passato, visitando il Forte Fondo del Bosco, situato nel perimetro della Piazza d’Armi di Airolo. Accompagnati dal ten col Paolo Germann, già comandante di settore delle locali fortificazioni, che ha spiegato il motivo per cui il Consiglio federale ne decise la costruzione nel 1885, la visita ha avuto il suo culmine all’interno del forte, allestito da qualche anno come museo di eccezionale qualità.
L’assemblea ha poi avuto luogo presso il Caseificio dimostrativo del San Gottardo ad Airolo, preceduta da un momento di riflessione officiato dal cappellano militare, cap Michele Fornara, in ricordo di Santa Barbara patrona degli artiglieri, e con la riconferma del Comitato uscente, presieduto dal Iten Simone Gianini.
Fra i temi trattati anche quello che non risparmia nemmeno la STA, la quale – come altre società, non solo militari – vede progressivamente diminuire i propri soci, non da ultimo a seguito della riduzione del tempo di leva e degli effettivi dell’Esercito. L’Assemblea ha così dato mandato al Comitato di approfondire la possibilità di aprire l’associazione anche a persone vicine all’artiglieria, ma non necessariamente ufficiali. Soddisfazione è invece stata espressa per il fatto che anche con la prossima riforma dell’Esercito è previsto che venga mantenuto il gr art 49, unico gruppo di artiglieria a maggioranza ticinese a garantire il compito di difesa dell’Esercito anche in italiano.
Nella foto: il gruppo di artiglieri davanti al Forte Fondo del Bosco di Airolo.
Fototesto di Giuliano Giulini