Convincono nell’insieme gli spettacoli proposti a Bellinzona dal 10 al 15 luglio
Si è conclusa ieri, sabato 15 luglio, la quinta edizione di Territori – Festival di teatro in spazi urbani di Bellinzona. Per gli organizzatori, Bellinzona Teatro e OTR Bellinzonese e Alto Ticino in stretta collaborazione con la Città di Bellinzona, Territori ’17, malgrado un’ulteriore contrazione del budget a seguito delle difficoltà nel reperire finanziamenti pubblici e privati, ha permesso di ulteriormente consolidare la manifestazione sul piano artistico, organizzativo e della rispondenza del pubblico. Ancora una volta molto apprezzati sono stati il profilo, sempre più chiaro, il rigore formale e tematico e la specificità della proposta.
Durante i sei giorni di programmazione circa 2’800 persone complessivamente hanno frequentato gli oltre venti spettacoli programmati, un dato in linea con i consuntivi delle ultime edizioni. I Paesi di provenienza degli artisti che hanno partecipato alla quinta edizione di Territori sono stati sette (Egitto, Germania, Iran, Italia, Palestina, Spagna, Svizzera), per un festival che conferma la sua apertura al mondo, e in particolare al bacino del Mediterraneo.
Molto apprezzata dal pubblico è stata la programmazione del Teatro San Biagio, che ha fatto registrare quattro volte il tutto esaurito (per le due repliche di “La même” delle palestinesi Farah Saleh e Salma Ataya, per “La semplicità ingannata” dell’italiana Marta Cuscunà e per “Still Leben” della ticinese Camilla Parini). Esaurite in ogni turno sono state anche le installazioni “Blinded” dell’iraniana Azadeh Ganjeh (quattro giorni di programmazione) e “.h.g.” dei ticinesi Trickster-p (tre giorni di programmazione).
Per unanime opinione della critica e del pubblico la qualità complessiva della programmazione di Territori ’17 è stata molto alta, forse la migliore da quando il festival è stato creato. Ottimo è in particolare il giudizio dei festivalieri sugli spettacoli “Macbettu” di Alessandro Serra, “Zig Zig” della regista egiziana Laila Soliman, “Da questa parte del mare” con Giuseppe Cederna, “La même” di Farah Saleh e Salma Ataya, “La semplicità ingannata” di Marta Cuscunà e “Blinded” di Azadeh Ganjeh. Nell’insieme il pubblico si è dimostrato sempre curioso, attento e disponibile, frequentando molto bene in particolare le proposte allestite in spazi non convenzionali.
Territori ancora una volta ha permesso incontri stimolanti e produttivi fra gli spettatori, le compagnie e gli operatori culturali giunti a Bellinzona per la quinta edizione. Il Festival di teatro in
spazi urbani è stato anche il contesto ideale per presentare e valorizzare due debutti di produzioni ticinesi dal format particolare e che hanno ottenuto lusinghieri giudizi da parte del pubblico e della critica: “Io sono un’altra” di Camilla Parini a Villa dei Cedri e “Dahü – Studio” di Opera Retablo e Compagnie Mladha nella Torre Nera di Castelgrande. Entrambi questi spettacoli sono stati coprodotti dal Teatro Sociale Bellinzona, che conferma dunque il suo ruolo centrale nella creazione per la scena indipendente ticinese. Molto positiva è stata anche l’esperienza condotta con la performer iraniana Azadeh Ganjeh, che ha creato la sua nuova installazione “Blinded” apposta per il festival Territori 17, in un rapporto di intensa collaborazione con il Teatro Sociale Bellinzona.
Bellinzona si è confermata una città ideale per accogliere questo genere di proposta, soprattutto per la sua conformazione urbanistica. Se Villa dei Cedri e il Teatro di San Biagio hanno ribadito di essere delle ottime location dal grande potenziale, per la prima volta in questa edizione è stato fatto un uso intensivo della Corte del Municipio, che si è rivelata un luogo di rappresentazione molto interessante e dal grande potenziale.
Lo staff è già al lavoro sulla programmazione di Territori 18. Gli organizzatori danno fin da ora appuntamento a Bellinzona per la sesta edizione del Festival di teatro in spazi urbani.
Territori – Festival di teatro in spazi urbani Bellinzona, dal 10 al 15 luglio 2017 www.territori.ch www.facebook.com/teatrosociale