In realtà come stanno le nostre due squadre ticinesi? Il Lugano ha un roaster che sulla carta sembra essere potenzialmente da titolo, l’Ambri sembra quasi rinforzato rispetto la scorsa stagione. Le conferenze stampa di presentazione ai media e ai sponsor si avvicinano e noi parteciperemo ad entrambe, saranno i soliti procalmi che poi in pista dovranno essere confermati. Da anni nessun proclama è stato confermato, tanto che l’Ambri ogni anno rischia, o almeno va vicino, a situazioni di paura per il mantenimento del posto in A mentre il Lugano, sul più bello fallisce gli obbiettivi. Se da una parte per i Leventinese si può anche capire le loro difficoltà, ora poi con la pista nuova poi si inizia un’avventura pericolosissima sulle spalle della popolazione, che graverà tanto sulle finanze pubbliche, quando a nostro parere proprio nella regione del San Gottardo vi sarebbero priorità ben diverse, per il Lugano, che finalmente da qualche anno ha avviato una pianificazione e medio termine, ci si aspetta ora il colpo di stiletto, se non proprio il titolo, ma almeno la finale. Lugano merita, proprio anche per gli sforzi globali profusi dal Club storico, l’unico che in Ticino abbia saputo vincere titoli di campione Svizzero a raffica, che ritorni ai fasti che competono. Tra l’altro, notizia di ieri, fa proprio piacere sapere che il Lugano è uno dei pochi club che strizza l’occhio ai conti, tanto da pareggiare i conti, o quasi, nelle ultime stagioni. Per l’Ambri la situazione finanziaria è drammatica, l’anno passato era un club commissionato dalla federazione, tanto per evitare di entrare in una spirale ancora peggiore. Dobbiamo renderci conto, indipendentemente dai club, che chi non ha la capacità autonoma dei conti deve lanciare la spugna e smetterla di illudere tutti per poi, con ogni probabilità, non pagare le fatture. Con la scusa che ogni evento, partita di Hockey in questo caso, offre indotto economico, si nasconde, o si vuole appositamente nascondere, i veri problemi di questi eventi, che non sono solo privativa dell’Hockey, ma che si paventano nel calcio e altri sport di massa. Lugano, per esempio, nel calcio in attesa della partita contro il Basilea verrà blindata. Tutto questo, crea non indotto, ma costi inutili e supplementari a carico della comunità. Allora che ci dicano veramente fino in fondo cosa porta una partita di Hockey per esempio. Incassi biglietti, incassi beverage, gadjet per il club, ma costi di sicurezza generati al club (troppo pochi e sempre si chiudono due occhi) e alla comunità, vedi polizia, vedi danni arrecati dai tifosi alla proprietà privata, giardini, macchine rigate, disagi per la popolazione locale e poi una volta fatti i conti ci si dica, per piacere, con la massima trasparenza dove stà l’indotto. Non consideriamo anche i casi sociali, che si ubriacano e magari non si recano al lavoro per malori ….
Noi, antiviolenti per antonomasia, siamo radicali: se vi è violenza, al minimo accenno, le partite devono essere sospese con penalità severe e anche pecuniarie ai club. Punto a capo, perché avere fede per un colore, sia bianconero o biancoblu, oppure nel calcio per una o l’altra squadra, non si giustifica mai, ma poi mai, la violenza. Vorremmo che lo sport sia nuovamente un evento festoso, per le famiglie e che sia da esempio per le nuove generazione. In Inghilterra sono riusciti a debellare la violenza, mai possibile che in Ticino non si riesce a fermare una cinquantina di cretini che rovinano la festa a tutti glia ltri. E’ vero ci vuole volontà di cambiare e non le solite parole di circostanza sperando che non ci scappi mai il morto …. (ETC/rb)