Ogni volta che un ticinese, o una cordata ticinese si fa ammaliare dai soldi esteri, la storia finisce male. Di esempi ne abbiamo molti in Ticino, con lo stesso Lugano. Una questione di cuore diceva Lui, ma a fronte di 8,4 mio, questa sembra essere la cifra di vendita, il cuore viene messo in un cassetto. E così anche la squadra più titolata e importante del Cantone lascia le mani ticinesi per sbarcare niente po po di meno che in Turchia. Non entriamo nel merito della eventuale transazione, chi è proprietario del proprio giocattolino può fare ciò che vuole, ma ci permettiamo esprimere il nostro rammarico. Bellinzona, Chiasso che cambia mani spesso, Locarno fallito, Lugano nel passato e via dicendo sono dei brutti segnali. Se fosse vero non potremmo immedesimarci nella squadra del cuore quando a finanziarla e a comandarne le sorti saranno verosimilmente investitori, che cercheranno di spremere ogni risorsa per poi andarsene lasciano solo i cocci. Sarà così, non sarà così, l’esperienza del passato lascia presagire questo catastrofico scenario. E allora vi è solo da sperare che il nuovo Bellinzona, neo promosso in prima promotion, mantenga questo comitato, faccia i passi secondo la gamba e arrivi in Challange League, ma sia autenticamente ticinese. Le conferme arriveranno con i fatti e difficilmente potranno essere rosee per il calcio ticinese, ora che contavamo su un Lugano nostro e vincente!