Rispettando quella che ormai è diventata una tradizione di fine estate, l’ASSI, Associazione degli Scrittori della Svizzera Italiana, ha tenuto domenica ai Grappoli di Sessa il suo incontro, quest’anno dedicato al tema della frontiera. Numerosi soci, 14 per la precisione, hanno presentato e letto, di fronte ad un buon pubblico, le composizioni in poesia e prosa scritte per l’occasione. Ognuno ha presentato la propria frontiera, sia con riferimenti ad eventi attuali, sia da un’angolazione interiore. E in tutti i tipi di frontiera hanno colto le occasioni di incontro e confronto, di relazioni e di dialogo tra luoghi e culture diverse.
Tra gli interventi, da segnalare in particolare quello di Arnaldo Alberti, che con l’ASSI condivide una storia di ormai mezzo secolo avendo ottenuto un primo riconoscimento quand’era ancora adolescente. Nell’83 gli è stato assegnato il premio “ASSI teatro” per il copione “Re Carlo e il fuoco che venne dal cielo” e nell’autunno dello stesso anno vinse l’allora quotato ed ambito Premio Ascona con il romanzo “La famiglia di Beatrice”. L’insigne giuria, presieduta da Enzo Bettiza, era composta da intellettuali del calibro di Alberto Bevilacqua, Vittore Branca, Gina Lagorio, Davide Lajolo, Mario Luzi, F. Parazzoli, Paolo Pillitteri e Sergio Zavoli. Arnaldo Alberti domenica a Sessa ha letto testi di rievocazione dei due Incontri internazionali degli scrittori di frontiera organizzati a Portorose negli anni 1987 e 1988, ai quali hanno partecipato grandi nomi come Magris, Tomizza e altri.
Nell’occasione è stata rievocata, da parte del presidente ASSI Dalmazio Ambrosioni, la figura di Augusto Ugo Tarabori (Spruga-Onsernone 1891-Locarno 1969), docente, segretario del Dip. della Pubblica educazione, ispettore cantonale dei monumenti storici ed artistici, figura centrale della cultura nella prima metà del secolo scorso, tra i fondatori dell’ASSI di cui è stato presidente dal 1951 al 54. Di Tarabori, Ambrosioni ha letto il racconto “Il comune di Onsernone”, in cui è sintetizzata la grande storia civile della Valle, pubblicato nel 1938 dall’Istituto Editoriale Ticinese nel volume “Dieci scrittori” a cura della Società degli scrittori Svizzeri. Il pomeriggio si è concluso con un’informazione di Moyra Cayetano, per conto della BISI, Biblioteca interculturale della Svizzera Italiana, sulla diffusione del libro nella nostra realtà attuale, e con canti di frontiera proposti dal Duo di Kico Gregori.