L’eclettico cantautore che produce la propria arte in completo anonimato racconta senza filtri il proprio punto di vista sulla pandemia mondiale.
in radio dal 30 ottobre
“Lockdown, odio casa mia!” di Rejecto inquadra la pandemia che ci ha colpiti come causa scatenante della fine della carriera, della propria attività, della vita. Il singolo è estratto da “Prima, durante e…dopo?”, il primo album dell’artista senza volto. Quattordici brani in quattro quarti con un’attitudine all’hip hop alternativo che ricerca suoni nell’underground e nel mainstream più pop. Un disco che nasce dal bisogno imprescindibile di comunicare gli eventi travolgenti che stiamo attraversando, una situazione mondiale che non ha precedenti nella storia dell’umanità e che ha visto coinvolto, in veste di vittima, proprio il padre dell’artista. «Bassi a 20 hertz, rullanti in sedicesimi, rampe in stile Drone music, registrazioni di noise come la drill inglese, rap sgangherati, messaggi taglienti, nomi e cognomi di delinquenti al secolo santi padroni dell’economia. Un album autentico, senza featuring, né studi di registrazione… solo un homeboy e la sua creatività». Rejecto