Spett. CdA Gastro Lago Maggiore e Valli
Egregio Signor Presidente, Gentili Signore, Egregi Signori, Colleghi,
la presente per esprimere a titolo personale e di alcuni altri colleghi che declineranno l’invito ( se tale si può chiamare, vista la modica cifra di CHF 120.– ) il mio profondo disappunto sulla Vostra scelta dei vini in abbinamento al menu della consueta cena annuale di Gastro Lago Maggiore e Valli.
Forse erroneamente credevo che la Gastro Lago Maggiore e Valli avesse come scopo ultimo, visto poi che si pregia del logo dell’ente turistico locale, il promuovere quelle attività produttive locali che poi ci prodighiamo di “ vendere “ oltre Gottardo. Ma giustamente mi sbagliavo … visto che proprio chi dovrebbe promuovere attività e prodotti locali, si prodiga di portare a tavola, non uno, bensì tutti vini di provenienza estera.
Forse che i nostri produttori, tra i quali i più rinomati cito: Matasci, Delea, Chiodi, Tamborini, Bianda, Terreni alla Maggia, Haldemann, non sono all’altezza di esser portati al tavolo?
Andate a dirlo a loro !!!!
Agli antipasti avremmo potuto abbinare un Preludio o un Terre di Gudo, o perché no un Reslina, al medaglione di filetto in crosta di basilico un merlot Locarno un San Giorgio un Tre Terre, un’ Ultima Goccia, un Saleggi un Carato, un La Carrà un Sirio, un Tendro, un Giubileo, una cuvée Renato e via di questo passo.
Peccato ! Fosse stato solo per una qual forma di par condicio, tanto il Valdobbiadene non l’avrebbe tolto nessuno !
Dimenticavo: quando telefonicamente ho espresso il mio disappunto, per tutta risposta mi è stato detto che i vini erano stati offerti … ma allora come giustifichiamo i CHF 120.—della cena ?
Balemi Roberto
Esercente
Deputato Lega dei Ticinesi
Per onore di cronaca ecco la risposta di Massimo Suter, presidente di GastroTicino, che non si è fatta asettare e divulgata in Facebook:
Assurdo!!!
Ci battiamo da sempre per difendere e promuovere i prodotti ticinesi valorizzandone la qualità a cospetto di una concorrenza sempre più spietata e a volte scorretta nella convinzione che non siamo secondi a nessuno!!! Esempio ne è il progetto Ticino a Tavola creato e promosso da GastroTicino con il sostegno del Cantone e notizia recente pure dalla Canfederazione! E in questo caso cosa si fa?!? Ci si svende per alcune bottiglie offerte….. alla faccia della coerenza ma soprattutto della condivisione di intenti con l’associazione mantello.
Sono sicurissimo che se si fosse chiesto ai nostri amati produttori ticinesi sarebbero stati ben disposti ad offrire i loro prodotti in occasione di una cena di addetti ai lavori!!!
Come presidente ma sopratutto come Ticinese non posso restare indifferente e mi scuso a nome di GastroTicino con tutti i produttori ticinesi per questo deplorevole modo di agire.
Con rispetto e stima Massimo Suter.