Sette comuni su 11 del distretto hanno aderito a questo progetto, che vede l’assunzione di 4 giovani con formazione nell’ambito del lavoro sociale. Si parte dal principio che i giovani vivono in strada nel loro tempo libero e che necessitano forse di gente neutrale per aiutarli a esprimere le proprie potenzialità. Non si pensa ai casi sociali veri e propri in quanto per questi vi sono i relativi servizi specializzati, ma si intende monitorare il mondo giovanile, per capire le loro esigenze, e le potenzialità inespresse. Questi 4 giovani operatori sul territorio dovranno operare molto trasparentemente, conquistare la fiducia dei giovani e aiutarli a concretizzare i sogni dei giovani, vedi organizzazione di concerti e anche trovare spazi di ascolto, in quanto l’età dell’adolescenza è quella fascia difficile da interpretare. Proprio in un mondo socialmente difficile anche per gli adulti, questo progetto intende aiutare o dare una mano a chi si vede un attimino frustrato vuoi per difficoltà in casa oppure nel mondo scolastico come anche in quello professionale. Ogni comune interverrà finanziariamente con un versamento di fr 3,50 pro capite, e questo versamento viene considerato dai vari municipi un investimento verso il futuro. E’ stato ricordato che ogni giovane che entra nella spirale del disagio costa alla società almeno un milione di franchi tra interventi sanitari, sociali e altri interventi. Anche perché, e qui va dato merito a questi municipi, il rendersi conto che molti giovani attivi e che hanno voglia di esprimere le proprie potenzialità, aspettano solo il terreno fertile per farle esplodere a favore poi della comunità stessa. Le unità lavoro sono 1,8 per iniziare, rendendosi conto che è veramente poco. Ma come ha spiegato il sindaco Moreno Colombo, o si inizia subito con i mezzi a disposizione oppure se si tergiversa perché di desidera affinare il tutto, alla fine non si partirà mai. Resta aperto il portone a quei 4 comuni che non hanno voluto aderire, ma che in futuro se vorranno lo potranno fare senza alcun pregiudizio. Il fatto che 4 comuni non abbiano voluto aderire ha lasciato l’amaro in bocca a chi parte con questo progetto, in quanto, e non solo per questo progetto, bisognerà gioco forza ragionare in termine di regione tutta e non di comune. Il vantaggio di poter operare in strada è il mettersi allo stesso livello dei giovani, paritetico e dunque potersi guardare negli occhi e parlarsi apertamente. Dire da una parte le proprie paure e titubanze e dall’altra parte rinfrancare, accompagnare in percorsi costruttivi per dare sicurezza in se stessi. Progetto molto interessante, i cui municipi si sono dati due anni prima di dare una valutazione del lavoro svolto e dei risultati ottenuti secondo le aspettative iniziali. Presente alla presentazione anche il primo cittadino del Cantone Ticino, on. Luca Pagani, nonché anche sindaco di Balerna.
Ecco i 4 operatori di prossimità assunti:
- Ramon Sommerhalder 70% con funzione di coordinatore del gruppo
- Carla Monachesi Schneider 25%
- Noémie Roth 50%
- Gilles Gallicchio 30%