per informazione e divulgazione un postulato al Consiglio federale depositato durante la recente sessione delle Camere federali:
https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20214219
Rispondendo a una mia interpellanza in giugno, il Consiglio federale ha finalmente ammesso che “dalle informazioni scambiate con partner esteri si è evinto che negli ultimi decenni la presenza e le attività delle organizzazioni di stampo mafioso in Svizzera sono state sottovalutate”. Un’affermazione molto preoccupante che mi ha portato ad intensificare i contatti con specialisti del settore, anche a livello internazionale. Con questo nuovo postulato chiedo di ottimizzare il sistema per rafforzare lo scambio proattivo e diretto di informazioni essenziali a rilevare tempestivamente attività riconducili alla criminalità organizzata internazionale, soprattutto di stampo mafioso. L’esperienza dell’Italia dimostra come il radicamento nel territorio -nel tessuto economico e sociale- necessiti di un approccio di sistema utile ad analizzare a livello locale e preventivamente attività economiche e finanziare con un potenziale collegamento alle mafie (creazioni di società, attività immobiliari, gastronomia, commerci, ecc.). La Svizzera deve cambiare ritmo su questo fronte, prima che sia troppo tardi!
Lotta alla criminalità organizzata internazionale: miglioramento della prevenzione e del rilevamento di attività
Richiesta: Il Consiglio federale è incaricato di esaminare in un rapporto gli strumenti disponibili e le eventuali necessità di adeguamento legislativo utili a rafforzare le attività nell’ambito della prevenzione e del rilevamento tempestivo di attività riconducibili ad organizzazioni criminali internazionali. Principalmente si pensa alla raccolta e allo scambio mirato di informazioni tra autorità di polizia e perseguimento penale cantonali e federali, nonché a informazioni provenienti da altri settori delle amministrazioni federale e cantonali utili a individuare operazioni finanziarie e commerciali riconducibili ad organizzazioni criminali internazionali.
Argomentazione: Nella risposta all’interpellanza 21.3658 il Consiglio federale afferma che “Dalle informazioni scambiate con partner esteri si ä evinto che negli ultimi decenni la presenza e le attività delle organizzazioni di stampo mafioso in Svizzera sono state sottovalutate”. La necessità di agire ed ottimizzare il sistema di prevenzione e repressione di questi fenomeni è data. La complessità del sistema istituzionale svizzero rappresenta talvolta un limite nella prevenzione, individuazione e lotta a complesse strutture connesse ad organizzazioni criminali internazionali (ad es. di stampo mafioso). Senza mettere in discussione l’autonomia dei cantoni e la ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni ä opportuno che si valutino a fondo il margine d’azione disponibile, ed eventuali necessità di modifiche legislative condivise, utili a rafforzare lo scambio proattivo, diretto e garante della necessaria protezione dei dati di informazioni essenziali a mettere in luce attività riconducili alla criminalità organizzata internazionale. L’esperienza di Paesi come l’Italia dimostra come il radicamento nel territorio, nel tessuto economico e sociale, con ramificazioni internazionali, necessiti di un approccio di sistema utile ad analizzare attività economiche e finanziare, tanto legali quanto illegali, con un potenziale collegamento, diretto ed indiretto, a tali organizzazioni. Nel sistema elvetico sono spesso unità amministrative cantonali a trattare pratiche (ad es. costituzioni di società, compravendite fondiarie o immobiliari, polizia degli stranieri) che potenzialmente sono riconducibili a persone o affari con un nesso alla criminalità organizzata internazionale. Parimenti sono le istituzioni di perseguimento penale cantonali a confrontarsi con reati minori (ad es. reati finanziari, droga, armi) che contestualizzati a livello nazionale e internazionale hanno evidenti nessi con sistemi criminosi internazionali. Dato questo quadro ä essenziale che la Confederazione e i Cantoni, insieme, valutino tutte le misure possibili e realizzabili affinché sia migliorata la rete di scambio di informazioni utili alla prevenzione e al rilevamento tempestivo di attività riconducibili ad organizzazioni criminali internazionali.