I progetti di riforma del settore doganale potrebbero aprire a personale armato straniero
Lo scorso 9 maggio 2019 il Consigliere nazionale Giovanni Merlini ha presentato l’interpellanza “Riorganizzazione in seno all’AFD – Amministrazione Federale delle Dogane e cittadinanza”, a seguito di alcune preoccupazioni insorte con l’avvio dal 1° gennaio 2018 del progetto denominato DaziT. Una riforma i cui effetti si ripercuotono anche sulle Guardie di confine attive in Ticino, da sempre fondamentali – vista l’esposizione dei confini ticinesi – nel controllo del grande traffico di persone e merci sull’asse nord-sud. Di fronte a questa riforma, il Gruppo parlamentare PLR (primo firmatario il deputato Matteo Quadranti) interroga il Governo cantonale a proposito del futuro delle Guardie di confine in Ticino.
In particolare, l’interpellanza Merlini si concentrava sul fatto che la volontà di uniformare in un’unica funzione tutte le competenze delle guardie di confine avrebbe potuto portare ad alcuni problemi. Nella fattispecie per i compiti di polizia (mansioni con arma), che non possono essere demandati a cittadini stranieri, mentre ad esempio per un ruolo come quello del “controllore doganale” – che si occupa principalmente di merci – è già oggi sufficiente il permesso C.
Nel frattempo, la direzione delle Guardie di confine ha presentato un altro progetto pilota che partirà nel secondo semestre 2019. Un progetto che comporterebbe cambiamenti sostanziali, visto che anche una serie di compiti di controllo normalmente di competenza delle Guardie di confine svizzere verrebbero pian piano sottratti alle Guardie stesse e demandati ad altro personale con diversa formazione e non necessariamente di nazionalità svizzera (anche all’aeroporto di Lugano Agno). Con tanto di accesso a banche dati sensibili.
In questo senso, il Gruppo PLR chiede dunque al Consiglio di Stato:
1. Nell’attesa di conoscere che risponderà il Consiglio federale alle domande poste dal Consigliere nazionale Giovanni Merlini, che opinione ha in merito alle preoccupazioni ivi esposte?
2. Se è a conoscenze e consapevole delle delega concessa all’Amministrazione Federale delle Dogane (AFD) per i controlli all’Aeroporto di Lugano e del dettaglio dei progetti descritti sopra?
3. Che ne pensa dello smantellamento in atto delle Guardie di confine?
4. Se è consapevole che pian piano, con la demilitarizzazione del personale addetto e la deistituzionalizzazione del corpo, vi è un rischio di privatizzazione dei controlli ai confini nazionali?
5. Come intende il Consiglio di Stato evitare che in un futuro a breve e medio termine questi controlli non vengano affidati ad aziende private in outsourcing tipo le agenzie private di sicurezza?