Grazie al 5G si aprono nuove opportunità. Per la società in cui viviamo. Per l’economia. Per tutta la Svizzera.
Per il PLR lo sviluppo tecnologico è fondamentale e ma devono essere altresì date risposte alle possibili preoccupazioni dei cittadini
Di fronte agli spauracchi agitati negli ultimi mesi, sia a livello internazionale, sia a livello svizzero e ticinese – dove è stata proposta una moratoria per le antenne 5G – il gruppo parlamentare PLR, primo firmatario Fabio Käppeli, ha inoltrato quest’oggi un’interrogazione al Consiglio di Stato a proposito dello “stato dell’arte” per lo sviluppo della tecnologia 5G in Ticino. Una moratoria cantonale sarebbe però illecita…
La Commissione federale delle comunicazioni ha recentemente attribuito agli operatori Swisscom, Salt e Sunrise le nuove frequenze di telefonia mobile 5G. Per tenere il passo con lo sviluppo tecnologico e sfruttare il potenziale della digitalizzazione, l’introduzione di questa tecnologia in Svizzera è quindi fondamentale e dal nostro Partito sostenuta. Nel contempo chiediamo risposte chiare alle preoccupazioni dei cittadini. A tal proposito, ecco la serie di domande al Consiglio di Stato:
1. Condivide che la competenza legislativa globale è di responsabilità della Confederazione? Qual è quindi il margine di manovra del Canton Ticino?
2. Come intende muoversi per rassicurare la popolazione su presunti e quantomeno irrazionali spauracchi promossi sia internazionalmente che sul nostro territorio?
3. Come valuta il potenziale della tecnologia 5G, la tecnologia di telefonia mobile ad alta velocità? Dove si intravvedono potenziali campi d’applicazione della nuova tecnologia nel nostro Cantone?
4. Ritiene che la tecnologia 5G sia complementare alla posa della fibra ottica? Quali sono le risultanze dei lavori relativi al Piano strategico per la banda ultralarga in Ticino?