I cittadini scelgono di entrare a gamba tesa sugli abusi, intervenendo in modo mirato, senza strutture elefantesche
Il comitato interpartitico a sostegno del controprogetto all’iniziativa Mps “Basta con il dumping salariale in Ticino!” si felicita per la decisione del popolo ticinese che, con il voto odierno in misura 55%, ha scelto di combattere gli abusi del mercato del lavoro, intervenendo in modo mirato, senza creare ulteriore burocrazia inutile e strutture elefantesche. Il controprogetto si basa su 4 pilastri: rafforzamento dell’attuale sistema di sorveglianza del mercato del lavoro e del suo coordinamento, messa a disposizione di mezzi e risorse per professionalizzare l’attività delle Commissioni paritetiche, potenziamento degli ispettori delle Commissioni paritetiche e potenziamento puntuale e mirato degli ispettori cantonali.
I co-presidenti del Comitato interpartitico Raffaele De Rosa (PPD), Michele Guerra (Lega), Nicola Pini (PLR), Gabriele Pinoja (UDC) e Saverio Lurati (PS) si felicitano per la decisione delle cittadine e dei cittadini ticinesi per una maggiore sorveglianza del mercato del lavoro senza creare un apparato burocratico elefantesco e inutili doppioni. Il popolo non è caduto nella trappola dell’iniziativa Mps e si è schierato a favore del partenariato sociale.
Oltre che ad essere un patto di Paese per combattere il dumping per davvero, la vera forza del controprogetto è quella di valorizzare e ottimizzare l’attuale apparato di sorveglianza del mercato del lavoro, permettendo di migliorare l’operato delle Commissioni paritetiche in maniera coerente con le numerose iniziative già promosse da governo e parlamento.
Il controprogetto propone dei potenziamenti mirati con un investimento sostenibile e commisurato alle reali possibilità.
Il comitato interpartitico si attende ora che il Consiglio nazionale dia seguito al rinnovo facilitato dei CNL e all’aumento delle sanzioni da 5 a 30 mila franchi come proposto dal Canton Ticino.