Ci battiamo per pensioni sicure
Si all’iniziativa sulle pensioni il 3 marzo 2024
L’iniziativa sulle pensioni rappresenta la miglior soluzione per garantire una base sana e sostenibile al nostro più importante sistema di previdenza sociale. L’obiettivo è chiaro: un’AVS sicura anche per le generazioni future. Il PLR si batte con tutte le sue forze per un Sì alle urne il 3 marzo 2024.
A causa dell’evoluzione demografica e dell’aumento dell’aspettativa di vita, le lacune di finanziamento dell’AVS sono destinate ad aumentare di anno in anno. La generazione più numerosa, quella dei «baby boomer», sta andando in pensione e vive più a lungo rispetto alle generazioni passate. Pertanto, le persone di età pari o superiore ai 65 anni aumenterà di circa mezzo milione di unità entro il 2033. Di conseguenza, nel 2030, 2,6 persone che lavorano finanzieranno la pensione di una persona. Quando l’AVS fu introdotta, nel 1948,, erano 6,4 le persone occupate per ogni beneficiario di una rendita di pensione. In breve, senza misure strutturali, le l’AVS per le generazioni future è a forte rischio.
L’iniziativa sulle pensioni stabilizza l’AVS a lungo termine, innalzando l’età pensionabile a 66 anni in una prima fase, entro il 2033 e collegandola in seguito all’aspettativa di vita. In questo modo, l’età pensionabile viene depoliticizzata e le rendite pensionistiche rimangono garantite anche in futuro. La richiesta dell’iniziativa è moderata, soprattutto se vista in un contesto internazionale ed europeo. Danimarca, Estonia, Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Portogallo, Australia, Belgio, Germania, Regno Unito e altri Paesi hanno adottato meccanismi che portano ad un’età pensionabile di 67 anni o anche superiore. Nel caso della Danimarca, l’età pensionabile può arrivare fino a 74 anni. Un’età pensionabile di 67 anni o significativamente più alta è stata in generale adottata da tempo ed è anche parzialmente legata all’aspettativa di vita.
Più equità intergenerazionale
L’iniziativa sulle pensioni è convincente, perché promuove l’equità per le generazioni future, che oggi non hanno il diritto di voto. Grazie all’iniziativa sulle pensioni, il «contratto intergenerazionale» e la solidarietà tra giovani e anziani vengono preservati, le pensioni non vengono ridotte e le tasse o i contributi prelevati sul salario non vengono ulteriormente aumentati. L’iniziativa è flessibile e continua a permettere di abbassare l’età pensionabile con soluzioni settoriali basate sul partenariato sociale (ad esempio nel settore edile).
Respingendo l’iniziativa sulle pensioni, rischiamo di ritrovarci nelle cifre rosse con l’AVS e, di conseguenza, con massicci aumenti delle tasse e dei contributi prelevati sui salari. Non fare nulla porterà al fallimento dell’AVS e a debiti non finanziati a spese delle generazioni future.