Ieri negli spogliatoi della Valascia l’aria che si respirava era pesantissima tanto che il presidente dopo la partita è entrato anche lui negli spogliatoi, di certo non per complimentarsi ma per suonare la carica. Sembra non aver sortito alcun effetto questa strigliata di orecchie, perché certo trattasi di strigliatona, perché questa sera a Bienne, contro verosimilmente un avversario diretto i leventinesi sono nuovamente caduti malamente per un 5:1 finale che la dice lunga sull’incapacità dei leventinesi di reagire e risollevarsi. Così dopo sei partite, tutte perse, l’Ambri si trova penultimo con soli 2 punti con la fortuna che il campionato è equilibratissimo e lungo, visto che davanti si vince e si perde molto facilmente. Di certo si comincerà a pensare alla testa di qualcuno, o almeno qualcosa va fatto a breve per invertire questa tendenza che potrebbe rivelarsi già deleteria e compromettere da subito l’esito del campionato dei leventinesi. Una cosa è certa; serva la mossa.
Il Lugano con gli incerottati difensori e senza Elvis in porta per infortunio ha vinto, di misura, in casa alla Resega contro il Langnau, fanalino di coda. Dimostrazione che non vi è nessuna squadra materasso e se presa sotto gamba ogni squadra può fare sgambetti agli altri. Importante alla fine i tre punti che danno agio alla classifica dei bianconeri che senza difesa, tutta infortunata e assente, cercano di rimediare quel che si può e vincere in queste condizioni è già miracoloso.
I Rockets rimediano invece un altro 6:1 dal Langenthal a dimostrazione come la serie cadetta sia dura e dififcile.