Per Gambarogno ha sempre dato la propria disponibilità al dialogo e alla ricerca di soluzioni per il proprio Comune e nell’interesse dei cittadini che vi risiedono. Chiaramente non ha accettato di fare parte di gruppi di lavoro o commissioni volti a farlo tacere, ad imbavagliarlo.
Per rinfrescare le richieste avanzate in fase di votazione dei due referendum sui rifiuti e tutt’ora valide, di seguito le riportiamo tali quali come erano state presentate nel materiale di voto ufficiale di maggio 2017 e di marzo 2018:
2017
“Il movimento Per Gambarogno e alcuni cittadini hanno ritenuto corretto promuovere questo referendum per evitare un altro aumento del costo della vita. Il Comune, lo Stato, i vari Consorzi e Aziende statali, al posto di aumentare le tasse si ritiene che dovrebbero cercare soluzioni innovative per risparmiare e ridurre i costi, come devono fare i privati. Il costo della vita in Ticino è troppo elevato e l’Ente Pubblico negli ultimi anni si dimostra di fatto insofferente al problema. I cittadini oltre a pagare le imposte, devono versare tasse e assumersi oneri per servizi già forniti.
La percentuale di imposte utilizzate per coprire i costi generati dal servizio rifiuti sarà inferiore e verrà rimpiazzata da un aumento di tasse. Per i cittadini ciò significa che a parità di servizio o per un servizio che già esiste, verseranno le stesse imposte e in aggiunta tasse. Avranno una maggiore spesa!
Se non fosse stato lanciato il referendum, il dato ufficiale che figura nel preventivo 2017, concernente il maggior incasso per il Comune per la tassa d’utenza rifiuti, sarebbe di centonovantamila franchi. Se dovesse venir accolta la modifica cantonale su cui si vota, non sarà più possibile coprire con il gettito delle imposte i costi del servizio rifiuti. Il rincaro annuo sarebbe ancora più elevato….”
2018
“Maggiore possibilità di controllo sulle tasse da parte dei cittadini
Vogliamo che la tassa rifiuti, nel caso venga modificata, sia decisa di volta in volta dal Consiglio Comunale e che i cittadini possano esercitare sulla stessa il diritto di referendum anche in futuro.
Maggiore equità e corrispondenza della realtà nella definizione delle modalità di tassare
Il sistema di tassare in base ai m2 è comodo dal lato amministrativo ma non rispecchia la realtà. I rifiuti sono generati dalle persone e non dai metri quadrati in cui vivono!
Le attività economiche devono essere tassate in base al numero di dipendenti e non in base ai m2 che occupano.
La ristorazione deve essere tassata in base al numero medio di dipendenti e non in base ai posti a sedere.
Il settore della ristorazione sta conoscendo una forte crisi. Di conseguenza il grado di occupazione dei posti a sedere è molto basso. Il Comune al posto di riconoscere la situazione di difficoltà continua a tassare in modo importante, anche se i ristoranti si trovano con tanti posti a sedere ma senza clienti e per tanto si producono pochi rifiuti.
Tasse da applicare
Riteniamo che l’attuale tassa base possa già essere ridotta del 40%. È necessaria una gestione maggiormente rigorosa e non una gestione propensa a gonfiare le spese del settore rifiuti. Già ora possiamo chiaramente dimostrare che nel sistema di raccolta rifiuti si sono instaurati meccanismi inefficienti. Eliminando esagerazioni e aumentando il controllo potremmo diminuire del 40% la prevista tassa base entro metà giugno 2019. Il tutto senza un peggioramento del servizio raccolta rifiuti.”
Queste rivendicazioni sono tutt’ora valide e vedremo di farle riconoscere. Molti regolamenti sono stati adottati in altri Comuni per cui potremo attingere anche dalle altre esperienze. Chiederemo che la tassa per ovvi motivi venga applicata a partire dal 1° gennaio 2020 (richiesta anche da parte di Ascona ritenuta non legale ma tergiversando applicabile) in quanto con l’80% di residenze secondarie spesso affittate sarebbe un grande casino applicarla da giugno nel boom della stagione turistica in cui i residenti passano da 5000 a più di ventimila.
A giorni partirà la nostra campagna Porto. A presto e grazie per il sostegno dimostrato. Saluti
PER GAMBAROGNO Cleto Ferrari e Marzio Balestra