Nell’ambito delle misure di risparmio, i nostri parlamentari, quelli presenti in aula, molti gli assenti che “bidonano” gli impegni per cui sono stati nominati, si sono fatti imbavagliare da alcuni studenti che solo con la loro presenza hanno intimorito grandi avvocati e parlamentari di lungo corso. In un momento in cui tutti devono contribuire, ci viene male di capire come mai il dipartimento della scuola non abbia risparmiato un centesimo, rifiutandosi addirittura di entrare in materia. E dire che di margine ve ne sarebbe parecchio…. Ma quello che ci ha disturbato e confermato come i nostri parlamentari siano presenti solo per il prestigio della carica che comporta è che si poteva risparmiare qualcosa sui sussidi o aiuti agli studenti e invece la sola presenza di alcuni studenti del SISA ha indotto i parlamentari a fare un passo a ritroso. Si trattava pur sempre di imprestare soldi a famiglie poco facoltose, con figli meritevoli di proseguire gli studi, e poi, una volta a diploma conseguito, questi neo laureati avrebbero dovuto ritornare un terzo della somma anticipata dallo Stato per la propria formazione. Non ci sembrava una soluzione improponibile, anzi una soluzione di responsabilità politica dei nsotri parlamentari e di giustizia sociale di chi ha potuto formarsi a livello universitario con i soldi dei cittadini. L’impressione è quella che i nostri parlamentari sono in pugno di alcuni studentelli, tra l’altro alcuni anche figli di papà…. Non ci sembra questo il modo corretto di far politica. Senza poi parlare di tagli ai sussidi ai poveri per i premi cassa malattia e altre misure che penalizzano sempre e solo chi ha già di per se difficoltà ! (ETC/rb)
Ci sembra tra l’altro che i metodi di discussione del SISA sono molto vicini a quelli dell’allora Russia monocolore.