In questi ultimi tempi continuo a leggere articoli sul turismo, su iniziative, sulla valorizzazione del territorio e via dicendo. Mi rendo conto che spendiamo anche tantissimi soldi in studi o pseudo tali, che fanno la gioia dei soliti professorini che altrimenti non avrebbero occasione di mettersi in mostra. Naturalmente studi commissionati dalla politica per giustificare eventuali loro decisioni. Leggiamo poi, finalmente, di un ristoratore che dichiara su un quotidiano ticinese: “Non possiamo continuare a pretendere di guardare la gente dall’alto al basso…”. L’altro giorno ero in macchina e sento un lancio radiofonico di due eventi nello stesso luogo in due giorni diversi, uno oggi e l’altro domani. Quando si è in macchina si sentono questi spot o intervistine non si ha la penna e tanto meno le mani libere. Ebbene in un minuto di intervistina, hanno detto veloce i due eventi e più di metà del tempo hanno iniziato a elencare un numero di cellulare per un evento, un numero di cellulare diverso per l’altro evento, e indicando tre siti diversi, il tutto coordinato nello stesso comune. Ribadiamo che in macchina quando si ascolta sarebbe meglio indicare un solo sito, facile, dove informarsi ed eventualmente iscriversi. Nota bene in questo comune si spende uno stipendio importante per un responsabile delle attività turistiche, si spendono tantissimi soldi a sostegno del turismo e anche in studi, quelli citati testé. Questa nostra è una piccola osservazione per far capire come il tema turismo è gestito da emeriti incompetenti, che agiscono solo perché devono e per mettersi le belle medagliette al petto.
Siamo in clima elettorale e per favore che le persone (gli elettori) si facciano pure delle domande e agiscano di conseguenza. Siamo stufi di vedere soldi pubblici gettati dalla finestra senza nessuna visione a medio-lungo termine. E per fortuna non sappiamo le cifre esatte gettate dalla finestra, perché i vari responsabili dei vari settori di applicazione del turismo, in sistema poco trasparente giocano con le cifre, a volte, magari, facendoci vedere lucciole al posto di lanterne.
L’importante in questo nostro territorio, non è operare a favore del turismo per il benessere dell’economia territoriale e della gente, ma dimostrare che si fanno volantini, espositori tanto per potersi dire; che bello, siamo un paese a vocazione turistica. Forse bisognerebbe finalmente scendere dal mirtillo e ritornare come nello sport ai basilari!