Mentre continua la raccolta delle firme per il referendum contro la tassa sul sacco cantonale, sul Mattino della Domenica continua imperterrita “la campagna di disinformazione”, alle quale OKKIO, per coerenza ritiene di dover prendere posizione rispondendo con cognizione di causa alle varie domande.
– la raccolta e lo smaltimento rifiuti sono un servizio di base al cittadino! E allora per cosa le si pagano le imposte, se per ogni prestazioni dell’ente pubblico bisogna ancora sborsare un balzello?
Anche la fornitura d’acqua e lo smaltimento delle acque luride sono servizi di base, e si pagano con i “balzelli”.
Allora perché i nostri “eroi del referendum” non lanciano una iniziativa per far sì che anche quei servizi vengano pagati con le imposte?
-la tassa sul sacco è la più antisociale di tutte, perché colpisce ricchi e poveri allo stesso modo, senza tenere in alcuna considerazione la forza finanziaria! Come la mettiamo con le famiglie con bimbi piccoli? O con gli anziani che devono usare il pannolone?
È vero, infatti non lo è, non vuole nemmeno esserlo.
Si tratta di una tassa “incentivante” cioè che incita ad un comportamento virtuoso, comportamento che si può chiedere a tutti, sia ai ricchi che ai poveri. Più si è virtuosi, meno si spende!
Alle le famiglie con bimbi piccoli o gli anziani che devono usare i pannoloni, in tutti i Comuni che hanno la tassa sul sacco vengono concessi loro dei quantitativi importanti di sacchi gratuiti. E questo è già così senza che ci sia stato bisogno dell’intervento degli “eroi del referendum”
– Inoltre, si può girarla e pirlarla come si vuole, ma la tassa sul sacco rimane una tassa in più sul groppone dei ticinesi
No! Lo è solo per i Luganesi! In 59 Comuni c’è già, quindi non cambierà niente. E va detto che anche se ha successo il referendum per questi Comuni non cambierà nulla!
Negli altri 70 che hanno una tassa forfettaria, se la vedranno diminuire, per compensare l’aumento del costo dei sacchi.
Ma la cosa più bella è che l’importo globale che pagheranno, sarà inferiore!! Perché con la tassa sul sacco, diminuiscono i rifiuti da smaltire a 180.- Fr a tonnellata, e aumentano quelli che costano solo 10.- o 20.- Fr/ton. Siccome il sistema deve coprire i costi ed essere trasparente, se i costi si riducono, si ridurrà anche la tassa di base e quella sul sacco.
– i balzelli sul pattume servono per fare cassetta
La legge parla chiaro, ciò non deve, e non può succedere!
E se dovesse esserci il pericolo è sufficiente che “i nostri eroi del referendum” tramite i loro rappresentanti nei Municipi e Consigli Comunali contestino gli importi delle tasse e otterranno ragione. È previsto dalla legge secondo il principio della copertura dei costi e della trasparenza. Basta vigilare e non solo scaldare le cadreghe !!
– i ticinesi sono già sensibilizzati alla separazione del pattume
sarà anche vero, tuttavia i dati statistici dimostrano che dare la possibilità ai cittadini di pagare solo per i rifiuti da loro prodotti, incentiva di molto la separazione. Lo dimostra il fatto che i Comuni con la tassa sul sacco producono 150kg/abitante all’anno, i Comuni con la sola tassa forfettaria 310Kg/abitante mentre Lugano senza nessuna tassa Kg 330kg/abitante/anno.
Che in soldini vuol dire che nei Comuni con la tassa sul sacco la spesa pro abitante è di molto inferiore a quella dove non c’è!
Ma questo ovviamente i nostri “eroi del referendum” fanno finta di non sapere e si guardano bene dal riconoscerlo.
– Oltre¬tutto, questa storia della separazione ad ogni costo suona anche piuttosto ridicola, se si pensa che poi i rifiuti accuratamente separati vanno tutti (o quasi) a finire nell’inceneritore di Giubiasco.
Questa è una balla solenne ed i nostri “eroi del referendum” mentono sapendo di mentire!
Carta, vetro, PET e metalli raccolti separatamente NON finiscono nell’inceneritore! A smaltirli riciclandoli costano dai 10 ai 20 Fr. la tonnellata invece dei 180 Fr. per incenerire i rifiuti domestici.
Diverso è il discorso degli ingombranti, che vengono raccolti separatamente perché non ci stanno nel sacco (se no che ingombranti sarebbero? ) Di quelli una parte, che non trova riuso sul mercato, viene effettivamente bruciata. Ma questo non centra nulla con la tassa sul sacco.
Potremmo andare avanti per ore a contestare le motivazioni per cui i nostri “eroi del referendum” stanno raccogliendo le firme.
L’abbiamo anche già fatto l’estate scorsa pubblicando un Vademecum
http://okkio.ch/images/stories/OKKIO%20-%20Vademecum%20tassa%20sacco%20vd%20cr.pdf
Ma ai nostri “eroi del referendum inutile” sembra non interessare, e siccome molti di loro li conosciamo personalmente e sappiamo che non sono stupidi, dobbiamo concludere che il referendum non lo hanno lanciato a fini “sociali” bensì a fini elettorali.
A conferma del detto che in politica, var püsee la tola da l’or….
A noi preme ribadire:
L’obiettivo della legge federale, è di salvaguardare l’ambiente grazie alla minor produzione di rifiuti possibile.
Per raggiungerlo la legge chiede l’applicazione del principio di causalità che premia i cittadini garantendo loro di pagare solo per i propri rifiuti.
In sintesi:
I cittadini hanno il diritto di pagare solo per i rifiuti da loro stessi prodotti
E i Comuni che non applicano una tassa causale negano un diritto ai loro concittadini.