Il Comune di Prato Leventina ci ha invitati alla giornata inaugurale del nuovo sentiero geoturstico del Campolungo. La giornata promette di essere ideale, non una nuvola in cielo, caldo e situazione ideale per una passeggiata non proprio tra le più semplici. Teleferica Tremorgio, una decina di minuti per alzarsi in un baleno di 900 msl e arrivare ai ca. 1800 della Capanna Tremorgio. Discesa a piedi al laghetto, colpo d’occhio unico e fantastico per un breve momento ufficiale dove il sindaco di Prato ha voluto sottolineare un concetto a noi da sempre caro: “cerchiamo di promuovere le nostre bellezze naturali con i pochi mezzi a disposizione ma con l’entusiasmo della gente”. Inizia la visita guidata con il geologo Marco Antonini, con un primo sentiero ai bordi del lago. Appena in fondo al laghetto, stupendo con colorazioni uniche da qualsiasi angolazione lo si fotografi, capiamo subito che la passeggiatina sarebbe diventata una passeggiatona impegnativa, in particolare per chi ha qualche chiletto in più da trasportare. La salita è vertiginosa, una sudata incredibile, pause obbligate per fare fotografia, in realtà per rifiatare, Dopo un grand camminare, sudatone incredibili, alziamo lo sguardo verso la capanna, o meglio alpeggio, del Campolungo. Stuzzichini a base di salame della regione e formaggio dell’alpeggio, il tutto innaffiato abbondantemente dal buon vino della cantina vinicola dell’amico Kuki (Zamberlani di Piotta) e poi, alzando lo sguardo vediamo il sentiero vertiginoso che ci porterà su alla capanna Leit. Garantisco: la salita è di quelle impegnativissime, almeno per chi vi scrive, infatti sono arrivato, tra quelli che hanno deciso di salire, per ultimo, ansimando, con le gambe in tasca con un sentimento irrefrenabile che la discesa sarebbe stata tremenda. La pioggia per una decina di minuti ci ha fatto compagnia ma siamo scesi dall’altra parte dove il sentiero era un atitmino meno difficoltoso. Sono onesto, ringrazio Laura, Carla e Guido che mi hanno aspettato e ho avuto dunque il supporto per cercare di scendere fino giù al Campolungo e poi giù ancora al Tremorgio. Si solo qualche curvettina poi siam giù mi hanno rincuorato, ma quel siamo giù è bastato per farmi “ciarlocare” le gambe e renderle come mollica. Ma si doveva pur arrivare, e così fu. Una birra è stato il regalo più bello, seduto, a rifiatare, con le gambe ormai che non sentivo più. Lo spettacolo visto durante questa “passeggiatona” è unico e i pannelli posati dal Comune di PratoLeventina lungo tutto il percorso, spiegano la storia, la natura e danno anche alcune chicche sul territorio e la storia che fu. Di certo una passeggiata consigliata a chi non è alle prime armi con la montagna, a chi cammina in salita, tra i sassi e i prati, a chi vuole assaporare e toccare forse il cielo con un dito in un contesto unico ed irripetibile. 300 milioni di anni fa qui era tutto mare … ora è paradiso.E io… sul divano a riposare. Vedi la galleria fotografica.