Non ci hanno mai dato fastidio le prese di posizione sui temi, siano esse in linea con il nostro pensiero oppure in opposizione. Ogni osservazione sui temi, se pertinente, va letta, capita e se del caso fatta propria. Il cambiare opinione sui temi può essere anche un segnale di grande sensibilità ed apertura intellettuale. Quando nel nostro piccolo Ticino molte personalità del mondo economico e politico si scagliano su un linguaggio offensivo della propria sfera personale da parte di alcuni giornali e/o politici, osservazione che condividiamo, ci meraviglia poi quando appartenenti a partiti vicini alla Chiesa, personalità affermate di politici ancora in attività, si permettono di dire che chi vota Trump è come se calpestasse una “boascia”. E’ questo il linguaggio e il pensiero dei puristi che si scandalizzano per insulti giornalistici? Ci piacerebbe che il giornale venga usato per discutere sui temi e non per gettare palta all’avversario. Poi ci chiediamo come mai i nostri giovani rischiano di non avere esempi-guida per cercare di migliore il mondo. Ma per favore che i vari responsabili di partiti leggano cosa scrivono i propri su Facebook ed intervengano. Solo così potremo sperare in un mondo migliore!
Ecco la frase che ci ha disturbato scritta da un ex parlamentare e attuale consigliere comunale appartenente al partito vicino alla chiesa che si presume voglia che i suoi tengano un linguaggio corretto e non offensivo verso gli avversari: “Riflessione del venerdì: “Rallegrarsi della vittoria di Trump sulla Clinton è come calpestare una “boascia” e rallegrarsi che non sia una mina antiuomo” ” (che poi il concetto può anche essere condiviso)