Premessa di Paolo Pamini: Al di là del suo contenuto, questa mozione è primordiale nel suo metodo, permettendo ad un cittadino ticinese di scrivere un atto parlamentare completo che noi deputati ci limitiamo a formalmente inoltrare e poi difendere in sede istituzionale. In questo modo, i deputati de La Destra si mettono concretamente al servizio dei cittadini, portano i cittadini in Parlamento ed il Parlamento tra i cittadini. La piattaforma di collaborazione prende il nome di “Ginnasio liberalconservatore”.
L’autore Dr. Alberto Siccardi
Mozione: Tassa di collegamento: tener conto degli sforzi e dei costi sostenuti da quelle aziende che hanno spontaneamente seguito le direttive del Dipartimento del Territorio fin dall’ottobre 2013.
Premessa: la presente mozione, formalmente firmata ed inoltrata dai deputati de La Destra, ossia l’alleanza liberalconservatrice lanciata unendo le forze di UDC, AreaLiberale e UDF, è stata scritta dal cittadino di Lugano-Sonvico Dr. Alberto Siccardi nel quadro del Ginnasio liberalconservatore (in seguito “GLC”). Il GLC è la piattaforma con la quale La Destra intende portare i cittadini in Parlamento ed il Parlamento tra i cittadini, promuovendo in tal modo il civismo in Ticino. Cittadini interessati a collaborare nel quadro del GLC possono contattare i deputati de La Destra per ulteriori informazioni.
Fin dall’ottobre del 2013 alcune industrie ticinesi hanno spontaneamente attuato delle misure per seguire concretamente i consigli che venivano dal Dipartimento del Territorio per quanto riguarda la diminuzione del traffico, sia frontaliero che locale. Molte altre hanno poi deciso di andare nella stessa direzione dopo il decreto del Dipartimento del Territorio dell’aprile 2014.
Queste aziende si trovano oggi ad aver effettuato sforzi organizzativi non indifferenti, aver sostenuto e deciso di sostenere costi per centinaia di migliaia di franchi per organizzare car pooling, aree in territorio italiano prossime alla frontiera, acquisto di navette per il trasporto dei propri dipendenti da queste aree al posto di lavoro in Svizzera, impegni assunti con i vicini per dirottare il traffico lontano dalle loro case, impegni con i Comuni limitrofi per partecipare ai costi di costruzione di strade alternative per evitare disturbo al vicinato e all’ambiente.
Questa imposta in discussione in relazione ai posteggi rimasti nelle aziende di cui sopra, tra l’altro inutile e ininfluente sulla regolazione del traffico così come è formulata, si aggiunge ingiustamente a quanto già speso dalle industrie che si sono organizzate autonomamente.
Qualunque piano di trasporto si voglia, fra l’altro, configurare e realizzare sul territorio, richiederà anni prima che entri in funzione e porti quei benefici che si prefigge. Nel breve termine quindi le aziende pagherebbero l’imposta sui parcheggi ma nulla cambierebbe nel traffico rispetto alla situazione attuale, a meno che non siano indotte più aziende a conformarsi da subito alle esigenze dell’ambiente.
Si chiede pertanto di considerare che:
1. nel breve termine le aziende che si muovono spontaneamente e concretamente per il miglioramento del traffico e dell’ambiente possano detrarre tali costi da quelli legati ai parcheggi aziendali se, malauguratamente, si decidesse di istituirli;
2. che il nuovo piano di mobilità, quando fosse stabilito e approvato, trovi il suo finanziamento nelle casse dello Stato. Infatti, proprio le aziende, che producono oltre il 20% del PIL cantonale, non sono le sole responsabili dell’aumento del traffico, bensì creano un gettito fiscale imponente per il Cantone.
Suggeriamo pertanto che non si infierisca su di esse, da una parte limitando i posteggi e imponendo comportamenti virtuosi, e dall’altro le si punisca creando nuove imposte sui loro parcheggi, posti su un suolo privato di loro proprietà.
Dr. Alberto Siccardi