Anche il CdS finalmente sta capendo che i soldi pubblici devono essere usati con cognizione di causa. Oltre 5milioni di soldi ma alla condizione che non sia solo neve ma ci siano alternative alla mancanza di neve. Ora di finirla di prendere soldi, disinteressarsi del resto e se non nevica intanto ci pensano gli altri a tamponare i buchi, sia comuni che cantone. A noi che elargivano soldi tanto per ci ha sempre dato fastidio, perché non era favorire il turismo ma l’ ingordigia di chi è già signore e riceve regali per praticare uno sport da VIP. Ora anche il CS ha dato alcune direttive: non solo sci per due mesi ma fare vivere le stazioni per almeno 10 mesi con attività diverse ed attrattive, tenendo presente che la neve può mancare e si deve proporre un programma alternativo e attrattivo per tutti i turisti. Poi, a differenza del passato, si deve promuovere con largo anticipo il programma di attività. Chi fino ad ora ha dormito sugli allori, potrebbe fare il piacere di levarsi di torno e lasciare a professionisti di eventi e della comunicazione il compito di finalmente cercare di dare slancio a stazioni invernali, non più, ma turistiche per il bene dell’economia regionale. Le stazioni turistiche, lo ribadiamo devono camminare con le loro gambe e solo in casi straordinari e i primi anni potrebbero ricevere dei soldi, ma solo se dimostrano veramente il cambio di velocità. Così non sarà, allora evitiamo di gettare soldi pubblici dalla finestra, come fatto in questi ultimi venti anni, senza ottenere nulla. Le cifre lo dimostrano altro che le parole dei soliti politici che cercano solo di giustificare la ingiustificabile. Se invece si vorrà costruire e pianificare 12 mesi di eventi per fare turismo vero e trarne benefici economici per imprenditori privati con creazione di posti di lavoro pregiati, allora noi ci saremo, eccome che vorremmo fare parte di questa partita…
Nei vari rapporti e studi, l’anno scosrso si parlava che 1 frs pubblico investito in impianti di sci portava un indotto di frs 8.-. Oggi abbiamo letto un nuovo rapporto dove lo stesso franchetto pubblico genera ben frs 14 di indotto. La nostra impressione è che tutti questi studi sono solo teoria su teoria. Ma se fosse veramente come dicono gli studi (di parte secondo chi li commissiona, tra l’altro pagati anche questi con soldi pubblici) non pensate che il privato volerebbe per accappararsi gli impianti invernali? (ETC/rb)
Se continuiamo a scrivere sul turismo è perché siamo confrontati giornalmente con altre regioni, esempio la Valtellina, e ci rendiamo conto come dâlle nostre latitudini abbiamo tuttto e di più ma siamo fermi. Noi amiamo dove viviamo e vorremmo veramente che il turismo sia finalmente fonte di benessere per la popolazione.