Se del Lugano si è fatto un gran parlar bene, dal 22 settembre 2016 questo Lugano non vince più e rimedia battute d’arresto assolutamente imbarazzanti. Come lo è il risultato odierno dove a Vaduz, in una partita basilare che era chiamato a mostrare gli artigli, questo Lugano si è fatto imbrigliare e poi soggiogare da un debole Vaduz, ma molto volonteroso. 5 gol subiti dall’ultimo della classe sono una umiliazione incredibile che dovrà far pensare bene la dirigenza (Angelo Renzetti patron assoluto del Lugano) se la direzione seguita sia quella giusta o se finalmente non valga la pena farsi da parte o accettare di far parte di una cordata di soci che finanziano. Indiscusso che da solo ci vorranno tanti, ma tanti soldi che il patron da solo, per sua ammissione, sembra non avere o non volere mettere sul tavolo. Cosa raccontare di una partita che ha visto il Lugano in balia del suo avversario e sul due a zero il gol di Mariani ha dato una breve luce di speranza, spezzata subito dal 3 a 1 e poi via via fino all’umiliazione completa. Questa squadra, condotta dal vice, in quanto l’allenatore si è beccato 3 giornate di squalifica (inammissibile che un allenatore perda la testa in un momento così delicato della stagione) non è una squadra che possa tranquillamente giocare nel massimo campionato Svizzero di calcio. Diventa da oggi il Lugano la più seria papabile alla relegazione, in quanto sembra la meo attrezzata sia dal profilo tecnico ma in particolar modo dal lato mentale. Domenica prossima scenderà il Thun, a 15 punti contro i 16 del Lugano e sembra talmente ovvio che al Lugano si chieda una vittoria….