L’UDC ha presentato una mozione in entrambe le Camere federali per chiedere al Consiglio federale di astenersi dal concludere accordi bilaterali o multilaterali con altri Stati che richiedono una ripresa dinamica, automatica o obbligatoria del diritto o che impongono la giurisdizione europea per la risoluzione delle controversie. Trattati di questo tipo sono in evidente contraddizione con la nostra indipendenza e la nostra Costituzione federale. Allo stesso tempo, entrambe le Camere hanno presentato mozioni di commissione che incaricano il Consiglio federale di avviare ulteriori negoziati con l’UE o di adottare altre misure per migliorare l’accordo quadro. Il Consiglio degli Stati ha approvato questa mozione con 22 voti favorevoli, 14 voti contrari, 6 astensioni, il Consiglio nazionale con 122 voti contrari, 38 voti contrari e 24 astensioni. Per ora gli euroturbo si trovano nell’empasse
Discussione accesa in Consiglio nazionale su acqua potabile e pesticidi sintetici
Il Consiglio nazionale e i contadini del nostro gruppo raccomandano di respingere sia le iniziative che i controprogetti. Queste iniziative limiterebbero fortemente le attività degli agricoltori. La loro rigorosa applicazione comporterebbe un calo dei raccolti fino al 40 per cento e i prezzi al consumo aumenterebbero dal 20 al 40 per cento. La Svizzera dovrebbe importare ancora più derrate alimentari. Se l’iniziativa sui pesticidi fosse approvata, la Svizzera non sarebbe più in grado di importare caffè e cacao, il che costerebbe migliaia di posti di lavoro nell’industria di trasformazione.
La maggioranza non vuole espellere dalla Svizzera gli attivisti dell’Islam politico
Secondo i rapporti dell’intelligence, si deve presumere che degli stranieri agiscono come attivisti islamici in Svizzera. Appartengono a circoli salafiti che sono considerati il terreno fertile per l’estremismo islamico violento. Il salafismo e altri movimenti islamisti minacciano quindi la sicurezza interna della Svizzera. Con la sua iniziativa parlamentare, l’UDC chiedeva l’immediata espulsione degli attivisti stranieri dell’Islam politico, poiché non si può escludere la loro partecipazione ad attacchi. In caso di doppia cittadinanza, il passaporto svizzero deve essere ritirato. Sfortunatamente il Consiglio nazionale ha respinto con 94 NO contro 90 SI e 3 astensioni la nostra proposta.
Un criminale tedesco può rimanere in Svizzera
Il nostro gruppo ha presentato un’iniziativa volta ad applicare l’espulsione dei criminali stranieri e ciò anche quando si tratta di cittadini UE a beneficio della libera circolazione. Con 120 voti favorevoli, 64 contrari e 2 astensioni, il Consiglio nazionale ha purtroppo respinto l’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt (SVP/ZH). Pertanto, l’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE mantiene la priorità su un ordine di espulsione contro uno straniero di cittadinanza UE. Secondo una sentenza del tribunale distrettuale di Zurigo, un cittadino tedesco colpevole di diversi reati non può essere espulso dalla Svizzera perché l’accordo sulla libera circolazione delle persone non lo consente. E’ incredibile, ma questa persona ha il diritto di rimanere in Svizzera, che ci piaccia o meno. Hans-Ueli Vogt voleva correggere questa assurdità. Purtroppo senza successo.