Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse, sez. Ticino, si dice ottimista per il nuovo anno !
(in fondo all’articolo il video con i vari interventi in sala) Hotelleriesuisse Ticino, l’associazione ticinese degli albergatori, si è riunita in assemblea ordinaria. Il presidente Lorenzo Pianezzi ha presentato un quadro dell’annata passata (2014), suo primo anno di presidenza, messo a dura prova da una meteo non certo favorevole. L’associazione, consapevole del proprio ruolo fondamentale di traino del settore, ha dato vita a diverse attività che hanno permesso, oltre di fornire servizi esclusivi ai propri associati, di farsi portavoce dei loro interessi negli ambienti politici ed economici, promuovere lo sviluppo del turismo regionale e rafforzare ulteriormente l’immagine del comparto alberghiero ticinese. Un nuovo sito internet e newsletter ai soci per permettere la massima trasparenza e comunicazione tra gli associati. Il presidente, di sua natura ottimista e entusiasta del territorio sul quale si opera, ad una specifica domanda su come prevede il 2015, ha escluso il nero, ha escluso il grigio e parafrasando un romanzo-film in voga ha chiaramente detto 50 sfumature di rosa, per affermare che il Ticino, nel settore turistico ha una potenzialità enorme che aspetta solo i professionisti per potersi promuovere. L’associazione conta 199 associati, per un totale di 5876 camere e 11487 posti letto.
Tre i temi cari al presidente e ai suoi colleghi di comitato: nel 2014 ci si è opposti al salario minimo che sarebbe stato una minaccia per il settore, si è lavorato in funzione di EXPO 2015, una vera e unica opportunità da non perdere come anche si è intervenuti, e lo si farà anche in futuro, a favore del raddoppio del San Gottardo.
Un tema nuovo, vista l’accettazione della dissimulazione del viso con velo, pensiamo agli arabi, che sono sempre in numeri turistici più importanti, lasciando a persona e giornalmente un indotto da frs 300 a 500.-, ha affermato il presidente, che non spetta a loro come categoria dire ai loro ospiti di rispettare la legge, anche perché é solo cantonale e sarebbe mal compresa con effetti negativi sul turismo economico proveniente da quelle nuove e ricche regioni. Si è impegnato come categoria, di discutere il tema ed eventuali soluzioni con gli enti politici, proprio per evitare che un turismo emergente e importante possa venire meno per la regione, in particolare il Luganese. Naturalmente l’associazione continuerà a sottolineare l’importanza dell’accoglienza, del proporre pietanze gastronomiche locali, tanto apprezzate dal turista, come anche una ricerca di un’entità unica, che si chiama Ticino, e come tale operare, smettendola di voler guardarsi nel nostro piccolo cantone, con occhi di dubbiosa amicizia. Un invito alle regioni delle valli a volersi aprire alla città, in quanto regioni talmente vicini e complementari che devono contribuire tutte, in ugual misura, al successo del turismo in un cantone che si continua voler intendere a vocazione turistica.
In serata si terrà la conferenza aperta al pubblico avente come tema l’ampliamento dei trasporti, facendo riferimento ad Alptransit, da vedersi come opportunità o minaccia per il Ticino. Interverranno Fabio Regazzi, Flavio Crivelli, Emilio Bianchi e Renzo Galfetti.