Il Movimento di MontagnaViva comunica che sarà presente alla votazione del 18 ottobre per il rinnovo della delegazione ticinese al Consiglio degli Stati (un candidato) e al Consiglio Nazionale (otto candidati).
Le liste relative alle due elezioni saranno presentate alla Cancelleria del Consiglio di Stato in Bellinzona oggi pomeriggio alle ore 16.15.
I nominativi dei candidati saranno resi noti dopo il deposito delle liste. Si tratta di persone che rappresentano gli ambiti storici di MontagnaViva.
Nella Campagna elettorale saranno sviluppati i temi che seguono:
• nuova politica per le Regioni di montagna con la creazione di nuovi posti di lavoro mirati in periferia e in montagna da parte degli Enti pubblici e delle Regie federali,
• rilancio della politica di sostegno dell’abitazione primaria nelle zone di periferia e marginali, quale premessa per l’insediamento di giovani famiglie. Preconizzata una nuova politica pianificatoria e di sostegno finanziario al rinnovo dell’importante patrimonio edilizio dei villaggi tradizionali in contrapposizione al necessario uso parsimonioso del territorio non edificato,
• trovare una soluzione definitiva per il settore degli edifici fuori zona, i cosiddetti “rustici”, con la necessaria modifica dei “mortificanti e poco avveduti” articoli di riferimento della legge federali sulla pianificazione del Territorio – necessaria un’iniziativa cantonale in merito – . Si chiederà una sanatoria attiva federale e cantonale per regolarizzare la situazione attuale, creatasi con la pluridecennale convivenza inerte dell’autorità cantonale;
• presteremo attenzione al mondo dei giovani e delle loro necessità di sviluppo e di accesso al mondo del lavoro,
• seguiremo la problematica di uno Stato con sempre più anziani e chiederemo il varo di misure concrete a formazione e sostegno di coloro che si occupano della terza età al proprio domicilio nelle diverse forme e in particolare a tutela dei parenti che si occupano direttamente dei propri cari,
• ci preoccupa il dopo AlpTransit, la Stazione Ticino sul Piano di Magadino, la salvaguardia della dorsale del Gottardo e i nuovi collegamenti in rete tra le Valli alpine,
• il sostegno e sviluppo dell’agricoltura di montagna, dell’alpeggio, degli allevatori e la azioni concrete per protezione attiva alle oramai attuale tematica della presenza dei Grandi predatori.
• si valuterà se non è urgente proporre un’iniziativa internazionale a “protezione dell’uomo di montagna”, vera e unica specie in pericolo di estinzione e la revisione della Convenzione di Berna (vedi recente iniziativa della Ministra ecologista francese),
• siamo preoccupati per il turismo di montagna. Necessaria la formazione degli operatori, lo sviluppo delle strutture ricettive e di supporto quali rinnovo degli alberghi e pensioni, con sostegno al settore degli alloggi in case di vacanze in locazione in reazione e risposta alla Lex Weber. Da ripensare il ruolo e la rete delle capanne alpine e lo sviluppo e mantenimento della rete escursionistica,
• intendiamo reagire a fronte dello smantellamento in atto di posti di lavoro di residenti in montagna da parte dei baroni dell’energia d’oltralpe, chiederemo lo sviluppo della formazione di apprendisti nelle regioni di montagna da parte delle attuali Ditte Idroelettriche, AET e OFIBLE in particolare.
Come si vede non trattiamo le tematiche sensibili dei “frontalieri”, “padroncini”. Questi vengono in Ticino in quanto qualcuno dal nostro interno li chiama e in tanti casi li sfrutta. L’atteggiamento di troppi politici di affibbiare colpe a queste persone è un depistaggio dell’opinione pubblica e un imbroglio politico indegno. Il problema va risolto all’interno del Cantone, in primis con un orientamento e di riqualificazione professionale, mirato alle vere necessità occupazionali offerte e necessarie al nostro territorio.
Idem per gli asilanti. In una terra da sempre di migrazione in terre vicine e lontane vi dovrebbe essere la cultura della comprensione reciproca e dell’accoglienza: senza tante remore, senza i famosi sì e ma…! Preoccupante per MontagnaViva il costatare che ad una sua interrogazione del 22 giugno u.s. “umanità e ospitare utilmente gli asilanti” non è ancora stata dato alcun seguito. Non tanto come risposta cartacea, ma come seguito pratico alle proposte ventilate di riapertura dei centri di accoglienza nelle Vallli e di occupazione di questi esseri umani in lavori di pubblica utilità nella riqualifica del territrio, per esempio. Alle azioni concrete in questo Cntone si preferiscono le polemiche tematjche tra singoli individui e i bla, bla di turno! Il Cantone Ticino ha bisogno di persone attive concretamente sul suo territorio, specialmente in quell’oltre 80% di area marginale e di montagna, che è e sarà il futuro del nostro Cantone.
Per il Movimento di MontagnaViva
Arch. Germano Mattei, coordinatore