Nelle scorse settimane l’Associazione ticinese degli utenti dei trasporti pubblici (Astuti) si è data un nuovo presidente. A questa carica è stato designato l’ex-parlamentare e attuale municipale di Balerna Fabio Canevascini. L’ingegner Canevascini prende il posto di Elena Bacchetta che era a sua volta succeduta a Giovanni Ruggia, alla testa dell’associazione a partire dalla fondazione nel 2004. L’Astuti è la sezione ticinese di Pro Bahn, la comunità che tutela gli interessi degli utilizzatori dei mezzi pubblici a livello nazionale. Sin dalla sua creazione, Astuti si pone come obiettivo non solo quello di dare voce a coloro che fanno capo ai mezzi collettivi di trasporto, su rotaia come su gomma, ma più in generale di sostenere il loro costante potenziamento quale alternativa alla mobilità privata. In questi anni l’associazione ha saputo più volte ottenere udienza dalle principali imprese di trasporto attive in Ticino, rapporti che intende intensificare ulteriormente con un ruolo non solo critico ma soprattutto costruttivo anche verso le istanze politiche. Come già fatto in passato l’Astuti sarà presente pure in futuro con puntuali prese di posizione e con proposte concrete – fu il caso dell’idea di realizzare una tessera TicinoCard lanciata alla Città e agli operatori turistici luganesi e dopo anni finalmente introdotta in forma generalizzata su scala cantonale – e l’organizzazione di eventi pubblici su temi di attualità come era stato il caso nella primavera dello scorso anno in occasione di una serata pubblica svoltasi a Biasca sulle prospettive della linea ferroviaria storica del Gottardo. Gli effetti per i passeggeri legati all’apertura della galleria di base del Gottardo e le relative ricadute sul traffico regionale e non solo su quello di lunga percorrenza saranno tra le principali preoccupazioni al centro dell’attività nel corso del 2017 con particolare attenzione ai temi delle coincidenze e delle frequenze.
Sotto: testo dell’intervista che sarà pubblicata nel prossimo numero della rivista ufficiale di Pro Bahn
L’Astuti (Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici), sezione di Pro Bahn della Svizzera italiana, ha un nuovo presidente: l’ingegner Fabio Canevascini di Balerna. Quarantotto anni, attivo per più di un decennio alle dipendenze di Alptransit, Canevascini è di lingua madre sia italiana sia tedesca, un fattore importante con Berna. Come di sicuro aiuto è la sua esperienza politica: municipale nel suo comune per il gruppo PS Balerna Futura, è stato membro del parlamento cantonale dal 2010 al 2015.
Cosa lo ha spinto a raccogliere questa nuova sfida al di là del fatto che è un assiduo utilizzatore dei mezzi pubblici?
Sì, è vero: sono da sempre un fedele utente dei mezzi di trasporto pubblico. Per esigenze professionali ne sono stato veramente un assiduo frequentatore e ho potuto conoscere molte necessità dei passeggeri. Sono d’altronde stato per diverso tempo in possesso di un abbonamento generale, soprattutto quando i suoi costi erano più accessibili. Ho visto tutti gli angoli della Svizzera proprio grazie ai mezzi collettivi, confrontandomi costantemente con la qualità del trasporto pubblico.
Pensa ci siano dei miglioramenti necessari sulla nostra rete ticinese?
Certo, in Ticino sul fronte dei collegamenti pubblici servono miglioramenti e un potenziamento ispirandosi a quanto fatto ormai da anni in molti Cantoni della Svizzera tedesca. Non è mai bello fare dei confronti, ma quando si ha un buon esempio è giusto ispirarsi a esso, malgrado che la morfologia del territorio non favorisca la Svizzera italiana, in particolare le aree periferiche.
Come mai ha deciso di mettersi in gioco?
Per diversi anni ho partecipato alle riunioni di Astuti seguendone il lavoro e le sue prese di posizione. Mi sono interessati da subito i temi e penso di aver dato anche qualcosa all’associazione. Ho quindi accettato di raccogliere la sfida della presidenza, un incarico che svolgo volentieri senza nessuna necessità di “attaccarmi al cadreghino”. Potrebbe anche essere un mandato breve durante il quale traghettare Astuti verso nuove prospettive.
Proprio la questione dei soci è impellente…
Quello di reclutare un maggior numero di membri è un argomento spinoso da tempo. È vero, Astuti conta veramente pochi soci nonostante il lavoro molto importante che svolge da anni per gli utenti dei mezzi pubblici. Penso che un modo per ampliare la nostra base sia quello di marcare regolare presenza nel territorio attraverso la promozione di iniziative ad esempio conducendo campagne informative. Essenziale è poi la scelta dei temi. In questo senso dobbiamo tenere occhi e orecchie costantemente aperti sui problemi sollevati dagli utenti cercando di farci interpreti dei bisogni delle persone verso le aziende di trasporto nella ricerca di soluzioni a questi problemi. Devo però dire che a livello cantonale, nonostante il numero limitato di soci, la nostra associazione è già molto ascoltata ed è interpellata spesso dalle imprese di trasporto.
In Ticino, come nel resto della Svizzera, è pure presente l’Associazione traffico e ambiente (Ata) che persegue obiettivi e affronta temi simili a quelli che sono al centro dell’attività di Astuti anche se, forse, con prospettive diverse. Non sarebbe necessaria una più intensa collaborazione?
Io stesso faccio parte del comitato della sezione ticinese di Ata. Certo con l’Associazione traffico e ambiente bisogna avere una buona collaborazione come d’altra parte con altre associazioni presenti sul territorio e che mirano a scopi convergenti con i nostri.
Quali sono i temi principali sui quali Astuti intende concentrare i suoi sforzi nell’immediato?
Come ho già detto bisognerà prima di tutto dare ascolto alle singole persone che usano il trasporto pubblico per capire se si possono trovare delle risposte parlando con le aziende. Andando più nel concreto tra le realtà da seguire citerei l’implementazione di Alptransit con le sue ricadute in particolare sul traffico regionale, il decollo della Mendrisio-Stabio-Varese e, ancora, il futuro della linea storica del Gottardo.
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