Ci troviamo di fronte a una favola oppure a un racconto dai contorni fiabeschi?
Non credo sia tanto importante rispondere a questa domanda.
In queste pagine ci sono chiaramente elementi autobiografici e altre caratteristiche decisamente di fantasia.
Il tema della morte nelle fiabe, ricordiamolo, non viene quasi mai affrontato: in questo genere letterario prevalgono la vita, la fantasia, il finale felice.
Fa un certo effetto quindi leggere che l’inizio di questa storia è dedicato a un personaggio scomparso, un nonno che ha lasciato questa Terra troppo presto.
E se ben guardiamo come viene caratterizzata sia a livello di testi, sia di illustrazioni, questa persona non ha nulla di vecchio: i capelli; lo sguardo giovane, sempre sorridente e da furbetto; tutto fa di lui un giovane che non è mai invecchiato.
Un personaggio che rivive nei ricordi del nipotino che, quando il nonno lo lasciò, aveva meno di due anni, ma che gli ha trasmesso un’impressione viva e duratura, che sconfina nel mito. Un nonno certamente non perfetto, che nel corso della sua breve esistenza ha fatto cose buone e meno buone, che ha commesso i suoi bravi errori: insomma, un essere umano a tutti gli effetti, che amava la montagna e la libertà.
Nonno e nipote intraprendono un cammino opposto: il grande deperisce sempre più, il piccolo cresce. Fino al momento delle separazione.
Ora il piccolo, ormai maturato, impara a riconoscere la presenza dell’amatissimo nonno, nel cielo, nelle nuvole che si tingono di un delicato color rosa, certamente opera di lui, che è volato in cielo proprio per diventare un pittore dell’infinito.
Il libro è disponibile per l’acquisto in tutte le librerie oppure online all’indirizzo www.fontanaedizioni.ch.
Formato: 21 x 21 cm
20 pagine
Copertina cartonata
Prezzo: CHF 22.-
ISBN 978-88-8191-591-0