Sono pienamente d’accordo con il Sindaco di Losone quando nell’intervista del 24 dicembre 2019 dichiara a TicinoOnline come nulla gli impedisca di lasciare anzitempo una qualsiasi seduta del Consiglio comunale. Non lo sono invece come capitato il 16 dicembre scorso, se questo avviene mentre sono in corso tematiche di rilievo per il futuro del Borgo lasciando contemporaneamente l’ingrato compito di togliere le patate bollenti dal fuoco al suo visibilmente oberato e impreparato Vice. Del suddetto diritto ne ha fatto uso pure colui che nel bel mezzo dell’assemblea si é allontanato in sordina proprio un’attimo prima dell’inizio di brisanti discussioni riguardanti il dicastero di sua competenza. Durante la trattanda finale (mozioni e interpellanze) il Consigliere comunale Orlando Guidetti, definito dagli antagonisti come «l’enfant terrible» per la sua ferrea tenacia nell’affrontare anche quei temi di cui nessuno ne osa parlare ma che stanno molto a cuore dei cittadini, ha inoltrato un’interpellanza orale con tanto di comprovate documentazioni, rimproverando senza tanti giri di parole il Municipio per la sospetta letargia prestata in merito a tutt’oggi. L’intervento ha scatenato da parte di alcuni fidi gregari dei caritativi e opportunisti uno smodato abbandono a mò di «Repubblica delle banane» della sala che ha lasciato sbalorditi e con l’amaro in bocca tutti coloro che nel rispetto della democrazia si sono sorbiti l’intera tragicommedia fino alla calata del sipario. Il 5 aprile prossimo avranno luogo le votazioni per il rinnovo del Municipio e del Consiglio comunale, per i cittadini un’occasione d’oro per separare il grano dalla crusca e riflettere con ponderazione chi e quali merita(-no) veramente di venire ri- e eletto-(i).
Flavio Laffranchi, Losone