La petizione del Guastafeste ha colto nel segno
Un sondaggio sulla faziosità di Andrea Vosti
che dovrebbe far riflettere la RSI
Venerdì scorso, alle ore 9, avevo inviato alla stampa un comunicato concernente una petizione lanciata dal sottoscritto e con la quale si chiedeva la rimozione del giornalista Andrea Vosti dall’incarico di corrispondente dagli USA per la TV-RSI , e ciò a causa della sua faziosità nel riferire su tutto ciò che riguardava il presidente Donald Trump.
Nel comunicato – e lo ripeto per il direttore de La Regione Matteo Caratti che in un editoriale del suo faziosissimo giornale mi ha accusato di aver voluto rovinare la festa all’Ente radiotelevisivo nell’imminenza del voto sull’iniziativa No Billag – proprio per non incorrere in accuse di strumentalizzazione avevo precisato di aver votato contro l’iniziativa NO Billag (quindi lungi da me l’idea di aver voluto rovinare la festa alla RSI) e che la petizione aveva dunque unicamente lo scopo di invitare la RSI a essere meno faziosa, portando l’esempio concreto di un giornalista da molti ( anche da suoi illustri colleghi) considerato fazioso.
Chi ha manipolato il sondaggio di Ticinonline ?
Il portale di informazione online Ticinonline ha pubblicato la notizia della petizione sottoponendo nel contempo ai suoi lettori un sondaggio che chiedeva “Ritenete che Andrea Vosti, corrispondente RSI dagli Stati uniti, sia troppo fazioso ?”. Il sondaggio era stato lanciato per dare modo ai lettori del portale di esprimere in piena libertà la loro opinione sulla presunta faziosità del Vosti , e non dunque per chieder loro se erano d’accordo sulla proposta di rimuovere il giornalista dal suo incarico .
Ebbene, alle ore 11.44 l’esito del sondaggio era assai equilibrato, con 885 voti a favore della tesi sostenuta dalla petizione e 834 contro (foto a disposizione !) . Verso le ore 20 la situazione era ancora di sostanziale parità, con circa 1’230 voti a favore del SI e poco meno a favore del NO. Poi, durante la notte, il contatore a favore del SI è rimasto praticamente fermo mentre quello a favore del NO ha cominciato a salire in modo vertiginoso, raggiungendo quota 1’955 alle ore 24, 2’200 alle ore 0.40 e 2’860 alle ore 6 (quando i voti per il SI erano all’incirca 1’250) .
Con ogni evidenza qualcuno aveva trovato il modo di manipolare il sondaggio lavorando alacremente al computer già dal tardo pomeriggio e per tutta la notte . La mattina del sabato ho segnalato quanto successo alla redazione di Ticinonline, che ha immediatamente provveduto a disattivare il sondaggio.
Su mia precisa richiesta di informazioni su quanto accaduto la redazione di Ticinonline mi ha cortesemente risposto facendo innanzi tutto presente che i sondaggi su internet “non possono essere considerati scientificamente attendibili bensì solo un’indicazione della tendenza degli utenti su uno specifico argomento”, e ciò perché “tecnicamente esistono diversi modi per manipolarli, votando più volte da un solo “device” (computer, tablet o telefonino che sia)” . A seguito di un’analisi tecnica del “log-file” e degli IP registrati si è potuto appurare, “pur senza una certezza assoluta” che nel caso in questione “il sondaggio è stato molto probabilmente manipolato” e ciò “già nel tardo pomeriggio con ripetuti voti dallo stesso numero IP anche a favore della petizione”. Per concludere la redazione ha precisato che, in ottemperanza alle vigenti leggi sulla privacy, in assenza di una richiesta ufficiale della Magistratura a fronte di una denuncia penale non avrebbe fornito ulteriori informazioni tecniche.
Da quanto detto sopra si può dedurre che : 1) la manipolazione vi è stata a partire dal tardo pomeriggio, e dunque i risultati che mi ero annotato alle 11.44 (885 a favore della faziosità di Vosti, 834 contro e 273 astenuti ) sono da considerare realistici – 2) la manipolazione a partire dal tardo pomeriggio è avvenuta sui due fronti, ma indubbiamente il fronte del NO è stato molto più attivo visto che ad esempio da mezzanotte alle 6 di mattina del sabato è salito di circa 900 voti contro la ventina di voti registrati nella stessa fascia oraria a favore dei SI.
In un paio d’ore circa 900 voti a conferma della faziosità di Vosti
Quel che è importante sottolineare è che nelle prime due ore, quando il sondaggio non era ancora stato manipolato né da una parte né dall’altra, ben circa 900 persone si erano espresse a favore della faziosità del signor Vosti , approfittando dell’anonimato garantito dal sondaggio ( a differenza della petizione che, forse anche per questo motivo oltre che per il boicottaggio di alcuni organi di informazione, è stata firmata finora da un numero inferiore di persone : circa 130 ).
Il comitato dell’Associazione ticinese dei giornalisti ovviamente ha fatto “quadrato” a difesa del giornalista della RSI , condannando non solo chi ha lanciato la petizione ma criticando pure Ticinonline per aver lanciato il suo sondaggio. Anche la RSI e il sindacato svizzero dei mass media hanno condannato la petizione, tirando in ballo impropriamente la libertà di stampa ( che non significa libertà di essere faziosi per chi lavora in un ente radiotelevisivo che ha un mandato di servizio pubblico, e che – come ha scritto Francesco De Maria sul suo sito Ticinolive – non significa neppure libertà di sfogare le proprie frustrazioni a spese del contribuente !).
Se fossi responsabile della RSI, anziché limitarmi a sparare sulla petizione, mi preoccuperei piuttosto per l’esito del sondaggio e sottoporrei spontaneamente all’Ombudsman della SSR , per una verifica , tutti i servizi dagli USA fatti dal corrispondente fin da quando Donald Trump si è candidato alla presidenza. Insomma, mi preoccuperei di più della sostanza (l’accusa di faziosità) che non della forma (la petizione che chiede la rimozione del giornalista) .
Per il GdP il Vosti è spesso molto di parte e sempre contro la politica di Trump
Bene ha scritto il Giornale del Popolo nell’edizione del 6 marzo : “da queste colonne, nella rubrica televisiva “teleraccomando”, la signora DeViso ha già messo più volte in evidenza come i contributi giornalistici di Vosti dagli USA spesso siano molto di parte e sempre mirati a colpire la politica del presidente Trump. Un modo di fare giornalismo in contrapposizione al servizio pubblico, a cui la SSR deve fare riferimento per statuto. D’altro canto il metodo usato da Ghiringhelli è certamente provocatorio, anche se questo non dovrebbe far desistere i vertici della RSI dal fare qualche riflessione sulla sostanza della richiesta. In questo senso, non varrebbe la pena di far intervenire l’Ombudsman ?”.
Interpellare l’Ombudsman ? Lo faccia la RSI !
Visto il significativo esito del sondaggio e viste certe autorevoli prese di posizione sulla faziosità del Vosti, (definito “faziosissimo” perfino dal direttore del Corriere del Ticino in un messaggio trasmesso in copia a tutta la stampa in cui comunque mi dà dell’”illiberale e tagliatore di teste” per la richiesta di rimuovere il giornalista dal suo incarico ) spetterebbe alla RSI ( che dispone delle registrazioni di tutte le corrispondenze dell’interessato) rivolgersi all’Ombudsman per far chiarezza, e non certo al sottoscritto (nevvero direttor Matteo Caratti ?) che si è fatto interprete di un diffuso malcontento.
Se chi di dovere compisse un simile passo, ritirerei la petizione !
Ad esempio l’Ombudsmann potrebbe verificare se è vero che nel Telegiornale del 25 marzo 2017 , quando Trump era già presidente, il Vosti ha detto che “…Trump nella sua TRACOTANZA e SUPERFICIALITÀ …. eccetera ” (una terminologia che nessun corrispondente al di sopra delle parti utilizzerebbe per definire un qualsiasi presidente o primo ministro europeo di sinistra) , e sempre l’Ombudsman potrebbe verificare se è vero che in risposta alle giustificate proteste via Facebook di un telespettatore il Vosti abbia risposto lo stesso giorno che “ all’interno di un commento è lecito prendere posizioni”, e che “tracotanza è un termine adeguato” per “ esprimere un giudizio su affermazioni che Trump ha ripetutamente fatto da candidato e poi da presidente” , come ad esempio che “l’Obamacare è un disastro” e “io da solo posso sistemare la sanità”.
Cordiali saluti. Giorgio Ghiringhelli
P.S. vi informo pure di due lettere che ho ricevuto dalla Val Verzasca, terra di origine di Andrea Vosti e allego sotto. Una è firmata, e mi lancia un messaggio utilizzando una poesia goliardica che , se non fosse per certe sottolineature a mò di avvertimento, mi ha perfin fatto sorridere. L’altra , un po’ più pesantuccia, è vigliaccamente anonima, e magari finirà sul tavolo della Procura pubblica. A voi il giudizio.