L’incidente mortale del giovane diciottenne Giuseppe Ödün, urtato da un teno in transito senza fermata, avvenuto nei giorni scorsi alla Stazione di Giubiasco ha suscitato nel paese sgomento, tristezza e nel contempo sono stati posti alcuni interrogativi.
Frequento regolarmente le nostre stazioni ferroviarie ticinesi e svizzere e più volte mi sono posto delle domande sul comportamento lungo le corsie dell’utenza e dei giovani in particolare, interrogativi delle abitudini come quella di avere delle cuffie o auricolari per l’ascolto di musica o per conversazioni telefoniche tramite cellulari, pratiche che isolano l’individuo dal mondo circostante.
Mi sono venute spontanee due domande che mi permetto porre alla Presidenza e Direzione delle FFS.
1. Nelle Stazioni, ma anche lungo le strade, vedo molti giovani che portano cuffie e cuffiette ascoltando musica o conversando mediante i cellulari.
Domanda: questo comportamento non può creare pericolo di distrazioni? Una campagna informativa sul pericolo che comportano questi atteggiamenti (p. es. cartellonistica, spot o altro) non è da pensare e da attuare?
2. Il passaggio di treni che non fermano in stazione sono adeguatamente annunciati sulle corsie? A che velocità transitano i treni?
Domanda: se questi annunci non sono previsti, in particolare dopo questo tragico incidente, non si ritiene che si dovrebbe organizzarli con annunci verbali, segnali acustici e visivi per attirare l’attenzione di coloro che sono sulle corsie?
Ringrazio per l’attenzione e resto nell’attesa delle Loro risposte.
Arch. Germano Mattei, deputato Movimento di MontagnaViva.