Dei grandi attrattori turistici nel mondo sono state le piccole feste di tradizione nei vari paesi. Sono stati capaci di trasformare una festa religiosa che coinvolgeva i propri abitanti in qualcosa di maggiore e creare interesse attorno questa festa, per attrarre tanti turisti, che oltre alla festa trovano altre divagazioni e creano quel famoso indotto economico, tanto discusso dalle nostre parti ma poco inviso. Insomma perché non costruire attorno ad un evento locale, unico magari nel suo genere, una festa anche popolare. Usiamo anche le feste religiose senza essere tacciati di eretici.. In questo senso nella storia della chiesa è capitato il peggio di tutto. Se invece riuscissimo a pianificare un evento con tante altre attrazioni collaterali, pranzo tipico contadino se trattasi di festa tradizionale, un concerto a tema e magari anche una visita guidata a qualche museo, riusciremmo a implementare una semplice tradizione in un contesto turistico. Naturalmente poi si dovrà comunicare tutto ciò con i canali tradizionali e non. Ma allora non è questo il compito dei vari promotori turistici e quant’altro: comunicare, promuovere e organizzare disciplinando la marea di gente che visiterà questo evento. Non ci vuole molto; basta usare le risorse nei paesi che già esistono. Ma naturalmente ci vuole un minimo di impegno. Sono finiti i tempi in cui basta fare un soffio e le cose viaggiano da sole! Bisogna, anche nel turismo, rimboccarsi le maniche e usare creatività e amore per il proprio paese… (ETC/rb)