Pochi giorni dopo che nella casa per anziani di Sementina e nel centro Somen c’è stata una strage di anziani e un’insostenibile spargimento di contagi, salta fuori che da anni i cantieri della città di Bellinzona sono gestiti secondo la regola della leggerezza, delle ruberie, e probabilmente delle bustarelle.
È la tragica conclusione della gestione PS-PLR in salsa pipidina della città di Bellinzona.
I Municipali, che come primo atto legislativo, si sono triplicati la propria paga, in realtà non ci sono mai, salvo negli aperitivi e nelle pubbliche comparsate. Per il resto non fanno altro che firmare ad occhi bendati i documenti che gli mettono sotto il naso gli alti funzionari.
Costoro, privi di qualsiasi guida, fanno il bello il brutto tempo, e si fanno condizionare dagli impresari che strafatturano le opere a regia.
Malgrado la paga da semiprofessionista, il capodicastero costruzioni Christian Paglia non c’è mai, perché lavora al 90% come direttore della SUPSI.
E così che il suo amico direttore del dicastero Fabio Gervasoni (15’000 franchi al mese) ha potuto scialacquare 7 milioni di opere di costruzione che nessuno aveva mai ordinate.
In attesa delle elezioni, il Municipio, a conoscenza delle ruberie, ha scopato la sporcizia sotto il tappeto fino a che ho potuto.
Rinviate le elezioni, il Municipio tenta ora di insabbiare i reati nominando audit interni ed esterni condotti dai propri amici.
L’UDC sezione di Bellinzona
1) si opporrà anche con un referendum popolare al pagamento di lavori eseguiti da parte delle imprese di costruzione senza aver ricevuto un specifico appalto da parte del Comune;
2) chiede di poter partecipare con propri esperti nel ramo delle costruzioni alle commissioni di inchiesta, audit interni ed esterni.
Sezione UDC Città di Bellinzona