Seratona nera per tutto l’hockey ticinese. Ma andiamo con ordine. Dalla pista più calda che si chiama Valascia. Sul 6:0 i leventinesi riescono a fare il gol della partita. Ambri inguardabile e vergognosamente inesistente, sembra quasi che giochino contro l’allenatore. A fine partita i tifosi hanno alzato un cartello con “Salvate almeno la dignità” sotto una marea di fischi. Tifosi arrabbiati e se la panchina di Kossmann ormai sembra libera, il presidente appena finita la partita si è defilato senza alcuna dichiarazione, lasciando i tifosi col dubbio e senza certezze. Cattivo perdente e in momenti come questo dove il presidente deve assolutamente prendere in mano la nave e non abbandonarla. L’Ambri si trova ora ultimo in classifica e quel che più preoccupa senza idee e senza che la dirigenza abbia una visone futura tale da poter ripartire. Di certo molti giocatori hanno dimostrato di giocare contro il proprio allenatore e questo è indegno per dei professionisti.
Sulla sponda del Ceresio le cose non sembrano andare meglio, anche se la classifica per il momento non piange ancora. Di certo il Davos quando ha inserito il turbo ha messo a nudo tutti i limite di questo Lugano, costruito per vincere ma che rimedia una figuara dietro l’altra. Anche in questo caso i tifosi rumoreggiano e desideerano vedere i propri pupilli giostrare sul ghiaccio come sanno fare.
Per i Rokests sfortuna assoluta che si fanno rimontare a sei secondi dalla fine dei tre tempi regolamentari. Poi nel supplementare sfuma la prima possibile vittoria. A Biasca si è giocato davanti a 327 spettatori. Questo a dimostrazione che questo progetto non ha un seguito di tifoseria tale da giustificarne l’esistenza!