In occasione dell’Assemblea dei delegati a San Gallo i rappresentanti del settore principale della costruzione hanno approvato la raccomandazione di voto a sfavore dell’Iniziativa per la limitazione. Gli impresari-costruttori non vogliono mettere in gioco i vantaggi economici complessivi derivanti da relazioni stabili con l’Unione Europea. La libera circolazione delle persone è importante per il reclutamento di lavoratori stranieri da parte del settore delle costruzioni quando non è possibile reperire sufficiente personale cantieristico in Svizzera.
Alla tavola rotonda dell’Assemblea dei delegati i consiglieri nazionali Thomas Aeschi (UDC) e Martin Candinas (PPD) hanno presentato gli argomenti dei sostenitori e dei detrattori dell’Iniziativa per la limitazione. Infine gli impresari-costruttori hanno votato chiaramente contro l’Iniziativa che chiede nuove trattative oppure, decorso un anno, la disdetta della libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE.
Per gli impresari-costruttori ha pesato l’incertezza circa gli svantaggi economici complessivi di una potenziale disdetta dell’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE. Il rischio che a causa della «clausola-ghigliottina» possano decadere anche gli accordi bilaterali I è troppo grande. Inoltre gli impresari-costruttori devono poter fare ricorso a personale cantieristico estero quando non si riesce a reperire manodopera sufficiente in Svizzera. La percentuale dei collaboratori di provenienza extra UE è pari infatti a circa il 50%.