La chiesa tanti anni fa interveniva nella vita politica, economica e di più nella vita delle persone. Dall’alto di un pulpito e nascondendosi dietro la religione, emettevano giudizi ed indicazioni di voto chiare ed inequivocabili. Il declino della Chiesa passa proprio da una politica di parte e dal non sapersi distanziare dai fatti materiali alla vera missione a cui gli uomini di chiesa sono chiamati. Dare conforto, aiutare e raggruppare le pecorelle. E’ evidente che la volgarità e gli insulti vanno condannati, non ci voleva un arciprete per dirlo, ma scandaloso è quando dietro a queste affermazioni vi sono affermazioni mirate contro alcuni gruppi politici o economici che dir si voglia. E anche il calmierante del Vescovo non ci è piaciuto per niente. Ai preti, come l’arciprete in questione, dovrebbe stare a cuore il bene della gente e devono smetterla di vivere di protagonismo per apparire in televisione e basta. Non pensiamo che la missione dei preti sia andare in televisione per curare la propria immagine, cercando di creare consenso o discussione, per essere sempre sotto i riflettori. Preti che desiderano questo, sono preti che non adempiono al loro giuramento, per cui sono gli ultimi che possono emettere giudizi. Ecco perché le chiese sono semi vuote, questo è il risultato di interventi scriteriati come quello dell’altro giorno dell’arciprete. E sia chiaro che noi non saliamo in cattedra a difendere nessun gruppo politico, solo il fastidio di certi atteggiamenti ci indispone e ci fa capire come l’organizzazione Chiesa sia un qualcosa che non può appartenerci nella spiritualità del concetto di fede. (RB)