Avvalendoci delle facoltà concesseci dalle normative vigenti (art. 36 Regolamento comunale ed art. 65 LOC) ci permettiamo indirizzarvi la seguente
INTERROGAZIONE
A riprese più o meno regolari i giornali ticinesi riportano la notizia del rischio di trasferimento da Chiasso ad altra sede della Centrale degli oggetti smarriti.
Solo poche settimane fa era stata data la notizia che almeno fino al 2018-2020 l’argomento non sarebbe stato più ripreso ma nonostante queste rassicurazioni, è tornato tutto di attualità.
Si ha quasi il sospetto che si voglia fare in modo che ci si possa assuefare all’idea del trasferimento della Centrale degli oggetti smarriti, così da non provocare alcuna reazione da parte della popolazione, quando sarà presa la decisione.
Dal momento che si tratta di “trasferimento” e non di “abolizione” del servizio, ci si chiede a quale scopo tutto questo debba avvenire.
Non è certo per un problema economico. Tutt’altro. I dirigenti di PostLogistics (Posta Svizzera) sanno benissimo che gli stipendi, e gli altri costi, che dovrebbero essere elargiti in Svizzera interna, sono di gran lunga più costosi di quelli vigenti nel nostro Cantone.
La regione di Chiasso non può permettere che si possa perdere un altro servizio così importante con conseguente perdita di posti di lavoro.
Come se non bastasse la situazione di crisi che c’è attualmente potrebbe prolungarsi per molto tempo!
Chiediamo pertanto al Lodevole Municipio:
• E’ consapevole il Lodevole Municipio che Chiasso non possa trasferire in altri luoghi un servizio così importante con conseguente perdita di posti di lavoro nella nostra regione?
• Quali concrete misure intende adottare il Lodevole Municipio affinché la Centrale degli oggetti smarriti rimanga nel nostro Comune e venga eventualmente incrementata con il trasferimento dei servizi da altre regioni finanziariamente più costose ?
In attesa di una vostra risposta entro i termini previsti (art. 36 RC), salutiamo cordialmente.
I Consiglieri comunali PLR
Antonio D’Incecco …………………..
Carlo Coen ………………….
Paolo Zürcher …………………..
Antonio Vaghi …………………..
Luca Bacciarini …………………..