Prima dell’estate sui media è apparsa la notizia secondo la quale è usuale affidare mandati cantonali a pensionati è ancora in voga, o conosciuti nell’amministrazione cantonale, presso certi dipartimenti. Nel articolo si riferiva di ex dipendente dello Stato che, attraverso una società X di diritto privato, ha ricevuto mandati di consulenza da parte di diversi Comuni ticinesi nell’ambito del progetto “Sistema di Gestione della Qualità (SGQ)”, fornito dal DECS. Già in occasione del dibattito sul Messaggio 6874 all’inizio del 2014 con il quale è stata – tra l’altro – approvata la base legale per l’implementazione dei SGQ, vi era chi aveva sollevato dubbi in in merito.
http://www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/odg-mes/rapporti/pdf/6847R.pdf
Facendo un esempio: la ditta X di Bellinzona è presente sul mercato almeno dal 1995 dove figura da allora in qualità di amministratore unico il signor Y, dipendente dello Stato che cesserà la sua attività per pensionamento a settembre di quest’anno. Fra i dipendenti della società, figura anche il signor Z , già pensionato dello Stato.
Entrambi i due ex dipendenti dello Stato, che lavorano tutt’oggi presso la ditta X figurano anche quali membri del Gruppo di accompagnamento facente parte del progetto SGQ, come pure del gruppo incaricato della redazione dei testi. All’epoca della redazione di tale manuale era sicuramente uno dei due dipendenti era ancora alle dipendenze dello Stato.
Nel marzo del 2014, e cioè diversi mesi prima che il progetto e il percorso formativo ideato fosse presentato ai Comuni in quel di Sant’Antonino (luglio), la ditta X aveva già assunto un mandato (forse anche più d’uno) da un Comune che non figurava nemmeno tra i 4 Comuni pilota. Un “chiaro” vantaggio, rispetto a tutte le aziende private interessate a proporsi sul mercato.
Il dipendente della ditta X, il signor Z, oltre ad aver contribuito alla redazione del Manuale ufficiale, è anche uno dei relatori che conduce alcuni moduli del percorso formativo al quale partecipano i Comuni. Quegli stessi Comuni ai quali il signor Z propone poi i servizi di consulenza in nome della ditta X. In forza delle conoscenze dirette del progetto e del fatto di poter affidare degli incarichi a personale a beneficio della pensione, la ditta X propone i propri servizi di consulenza a prezzi nettamente inferiori rispetto agli standard di mercato generando una concorrenza inopportuna. E infatti, altre aziende hanno presentato offerte ad altri Comuni che hanno logicamente preferito affidare i loro mandati ancora una volta alla ditta X , in quanto i suoi collaboratori possono vantare una vasta esperienza, maturata durante il periodo in cui erano alle dipendenze dello Stato, esperienza che ovviamente nessuno mette in dubbio.
I vantaggi competitivi derivanti dal prezzo in dumping, come pure il fatto che chi si propone agli Enti pubblici, è la stessa persona che ha redatto il Manuale di riferimento che si invita ad applicare, genera una distorsione del mercato reale, dando vita a una sorta di “monopolio” di Stato. Si ricorda inoltre come lo scopo di poter adottare un SGQ, dovrebbe aiutare i Comuni a non ritrovarsi in situazioni ambigue, proprio come quella qui esposta. Per la ragioni che precedono, si interroga al riguardo il Consiglio di Stato.
1. Codesto Consiglio di Stato è al corrente che spesso degli ex dipendenti a beneficio della pensione, ricevono ancora mandati di diritto pubblico sia da Comuni e addirittura dal Cantone per svolgere attività di consulenza a prezzi da dumping?
2. Il Consiglio di Stato considera queste situazioni opportune? È per una questione di risparmio economico o vi sono altre motivazioni?
3. Quali misure adotta il Consiglio di Stato per evitare doppioni di spesa, segnatamente il costo del mandato esterno e lo stipendio del “nuovo” dipendente?
4. Per quale ragione si mandano in pensione dei collaboratori (prima dei 65 anni) per poi affidare loro ancora dei mandati?
5. Codesto Consiglio di Stato intende proporre o a esaminare una modifica della LORD che possa correggere quest’anomalia?
Lara Filippini
Paolo Pamini
Gabriele Pinoja
Marco Chiesa
Sergio Morisoli
Michele Foletti
Massimiliano Robbiani
Boris Bignasca
Gianmaria L.Frapolli
Ivano Lurati
Sabrina Aldi
Amanda Rückert