Fabio Schnellmann e Roberto Badaracco
INTERROGAZIONE: Divieto di balneazione in alcune parti italiane del Lago Ceresio; quale soluzione ?
È nuovamente emersa, da parte dell’azienda sanitaria di Varese, una situazione di non balneabilità del Lago Ceresio nella zona di Porto Ceresio.
Con già 2 atti parlamentari abbiamo segnalato in passato al Consiglio di Stato questa grave situazione e nella risposta venne in sostanza ammesso che la particolare situazione a Porto Ceresio – a causa anche del riale Bolletta – desta in effetti preoccupazione anche in Ticino,
La CIPAIS (Commissione internazionale per la protezione delle acque italo svizzere) si è riunita lo scorso 10 giugno a Milano ma sembra che soluzioni concrete e soprattutto immediate (vedi CdT del 12.06.2015) non ne siano scaturite e questo malgrado le numerose promesse ottenute (sistemazione impianto di depurazione acque a Cuasso al Monte e scarichi abusivi nel riale Bolletta) in un incontro avvenuto proprio a Porto Ceresio lo scorso autunno.
Vero che si tratta di territorio italiano ma a pagarne le gravi conseguenze, a livello turistico e d’immagine, è in sostanza tutta la regione Lago Ceresio senza distinzione di sorta.
Come detto, malgrado i numerosi incontri con tecnici e politici della regione e le garanzie che si sarebbe intervenuto, ad oggi la situazione è in uno stato insostenibile ed inaccettabile.
Come sappiamo, a fine giugno il Consiglio di Stato dovrà decidere se liberare i ristorni delle imposte dei frontalieri alle regioni di confine; evidenziamo che come da accordi questi importi (ca Fr. 50 mio.) servono ad opere di interesse pubblico.
Il cantiere Stabio-Arcisate (parte italiana) e gli impianti di depurazione sono certamente considerati quindi opere di interesse pubblico; alla luce di questa nuova triste situazione
si impone una presa di posizione del nostro Governo cantonale..
SI chiede quindi al lodevole Consiglio di Stato quanto segue:
1) Non ritiene il Governo di intervenire in modo fermo e deciso verso la provincia di Varese e la Regione Lombardia alfine di ottenere garanzie che in tempi brevi tutta questa situazione venga sanata in modo definitivo ?
2) Non si ritiene di congelare i ristorni ai comuni direttamente interessati ancorandoli ad una specifica richiesta di opere da eseguire (Stabio-Arcisate in territorio italiano, depuratori) sbloccandoli solo a lavori ultimati ?
Nell’attesa di una risposta, porgiamo cordiali saluti.