Lodevole Municipio di Sessa,
avvalendomi della LOC e in qualità di Consigliere Comunale presento questa interrogazione con l’invito a rispondermi in tempi brevi.
Premessa:
Il 25 novembre del 2018 le popolazioni dei Comuni di Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa si sono espresse in votazione consultiva sul progetto di aggregazione Tresa. Nel rapporto finale della commissione di studio: http://www.aggregazionetresa.ch/doc/Rapporto_Commissione.pdf si possono leggere gli obiettivi generali del progetto che vengono riportati parzialmente(cap.2.1): “Il progetto aggregativo permetterà un migliore sviluppo delle potenzialità del comprensorio e assicurerà il mantenimento ed il miglioramento dei servizi alla cittadinanza. Un nuovo Comune più grande permetterà di potenziare le sinergie nell’utilizzo delle risorse disponibili, ponendo le premesse per una migliore gestione delle stesse, fornendo servizi alla popolazione più mirati ed efficaci.
In conclusione del documento si possono leggere gli obiettivi generali del progetto (cap. 11): “Il progetto di aggregazione è nato dalla forte volontà dei Municipi di voler rilanciare la Valle della Tresa, che ha certamente le potenzialità per qualificarsi come regione ambita dove vivere, risiedere e lavorare.
I motivi per proporre un’aggregazione come proposta sono molteplici:
· Migliorare i servizi alla popolazione grazie a una migliore struttura organizzativa;
· Rispondere alle mutate esigenze della popolazione (famiglie e anziani);
· Creare economie di scala che permettano un’ottimizzazione dei costi;
· Miglior gestione dei rischi legati a fattori esterni (gettito);
· Creazione di un Comune più grande e forte ma sempre vicino alla cittadinanza;
· Miglior assorbimento delle maggiori competenze e relativi oneri imposti dal Cantone;
· Maggior coordinamento delle attività del Comune e di quelle private;
· Diventare un interlocutore di maggior peso nel panorama regionale e cantonale;
· Decidere noi stessi del nostro futuro con una visione chiara e decisa.
Appare piuttosto chiaro e legittimo che il nuovo Comune di Tresa avrà come obiettivo il miglioramento dei servizi attuali, la creazione di nuovi, quali asilo nido, centro per anziani, mobilità lenta, ecc.
Per raggiungere questi obiettivi il nuovo Comune Tresa, vista la solidità finanziaria e organizzativa che prospetta, si renderà quasi indipendente dalle collaborazioni intercomunali, se non per quelle imposte dal quadro giuridico superiore o perché riprese dai precedenti accordi – contratti (vedi polizia strutturata, consorzio depurazione acque, ecc.)
Nel merito:
È fuori di dubbio che nello scenario proposto dal Consiglio di Stato di aggregazione a tre Comuni, ovvero senza Sessa, per il nostro Comune vi sarebbero parecchie nubi oscure all’orizzonte. Vicino a noi nascerebbe un Comune di circa 2’600 persone, forte e strutturato, che dopo la bocciatura del progetto aggregativo da parte di Sessa potrebbe guardarci con poco interesse. Tresa sarebbe autosufficiente e avrebbe i presupposti per fornire buoni servizi alla propria popolazione, Sessa potrà fare altrettanto non essendo aggregato?
Il compito degli amministratori comunali, siano essi municipali o consiglieri comunali, deve a mio avviso pianificare il futuro e anticipare gli eventuali problemi. Lo scopo di questo atto è proprio volto a valutare lo scenario di non aggregazione di Sessa e prevedere quali possano essere gli aspetti negativi, sia in termini di servizi che potrebbero essere messi in difficoltà o addirittura in discussione, sia per le conseguenze di natura finanziaria.
Per questo motivo sottopongo al Lodevole Municipio una serie di domande alle quali chiedo di elaborare delle risposte il più oggettive e complete possibili:
Domande:
1. Il Municipio ha fatto una valutazione generale di quali collaborazioni in essere con i Comuni di Croglio, Monteggio e Ponte Tresa che potrebbero essere disdette dai rispettivi Municipi (entro aprile 2020)?
2. Il Municipio ha fatto una valutazione di quali collaborazioni in essere con i Comuni di Croglio, Monteggio e Ponte Tresa che potrebbero essere disdette dal nuovo Comune Tresa (da aprile 2020)?
3. Il servizio mensa che si tiene nella sala multiuso di Sessa, che è oggi organizzato e co-finanziato dal Municipio di Monteggio, potrà essere mantenuto alle condizioni economiche e logistiche attuali?
4. A quanto ammonta il contributo totale del Municipio di Monteggio per questa voce di spesa?
5. Non crede il Municipio che gli allievi di Monteggio potrebbero essere invece meglio integrati presso la mensa di Croglio, già oggi presente, e di conseguenza potrebbero venire a mancare le condizioni economiche e logistiche per mantenere il servizio a Sessa?
6. Nel caso si potesse verificare questa situazione, che strategia ha sviluppato il Municipio per mantenere il servizio alle medesime condizioni per le famiglie?
7. È possibile che il costo dei pasti venga sensibilmente aumentato?
8. Per quanto riguarda l’ecocoentro, vi è la possibilità che il nuovo Comune Tresa organizzi un unico ecocentro per i tre quartieri in zona centrale (esempio a Croglio) e disdica l’accordo di collaborazione attualmente in essere con il Municipio di Monteggio?
9. A quanto ammonta il contributo totale del Municipio di Monteggio per questa voce di spesa?
10. In questo caso quali sarebbero le ricadute gestionali e finanziarie per Sessa?
11. La gestione dell’acquedotto di Sessa potrà ancora essere demandata al fontaniere di Monteggio con l’accordo in essere?
12. Nel caso il Municipio di Monteggio, o il nuovo Comune Tresa disdicesse questo accordo, il Municipio come intende erogare il servizio in ossequio alle vigenti e rigorose leggi e direttive sull’acqua potabile?
13. Nel nostro organico comunale non è presente una persona con formazione di “fontaniere”, il Municipio pensa di assumere una persona qualificata o di esternalizzare il servizio (AIL o simili)?
14. A quanto corrisponde la fattura per le prestazioni per fontaniere riconosciuta al Municipio di Monteggio?
15. È opinione generale che un contratto con AIL per la gestione dell’acquedotto possa costare addirittura fino a tre volte il costo attuale che il Comune paga a Monteggio. Corrisponde al vero?
16. In questo caso il nostro Municipio avrà ancora lo stesso margine di manovra nella gestione dell’acquedotto o perderà autonomia e possibilità di decisione?
17. Il Municipio può fare una stima finanziaria generale con un best e un worst-case nel caso tutte le collaborazioni con gli altri Comuni rimanessero in vigore alle medesime condizioni e nel caso tutte le collaborazioni elencate fossero invece disdette? Può cortesemente presentarla al Consiglio comunale e alla popolazione? Si può ipotizzare in quanto inciderebbe sul moltiplicatore comunale d’imposta?
18. Il Municipio ha previsto di convocare i Sindaci di Croglio, Monteggio e Ponte Tresa pe discutere di tutte queste tematiche e per capirne le loro intenzioni a riguardo?
19. In genere come valuta lo scenario di un’aggregazione a tre e dunque senza Sessa, per tutti gli aspetti finanziari, gestionali e strategici?
20. Il Municipio pensa di fare un’informazione mirata alla popolazione per spiegare questi aspetti e tutto quanto sollevato con questo atto?
Ringraziando per l’attenzione che il Lodevole Municipio vorrà riservare a queste domande, si invita cortesemente a elaborare una risposta nel più breve tempo possibile così da rendere coscienti il Consiglio Comunale e la popolazione delle possibili conseguenze di una non aggregazione di Sessa al nuovo Comune Tresa.
Cordialmente
Andrea Lavagetti (PLR), Presidente del Consiglio Comunale (primo firmatario)
Sottoscrivono:
Mauro Poretti (Presidente PLR di Sessa), Alain Antonietti (Presidente PPD di Sessa), Katia Poretti (PLR), Mirko Domeniconi (PLR), Marzio Caravatti (PLR), Ferruccio Beti (PPD), Julia Neiviller (PPD), Katiuscia Togni (PPD), Alice Zarri (PPD), Marta Balmelli (PPD), Luana Zanetti (Mov. Sessa Attiva), Franco Dorizzi (Mov. Sessa Attiva).
Contattati telefonicamente in data 20.02.2019 sottoscrivono anche Gregory Amadò (PLR) e Fabio Poretti (PPD), assenti per vacanza.