Onorevole signor Sindaco,
onorevoli signora e signori Municipali,
lo scorso 21 febbraio il Municipio ha informato in merito ad un’iniziativa introdotta ad inizio gennaio dall’Istituto scolastico comunale di Lugano. Si tratta di un Codice etico che, come indicato nel comunicato stampa, è stato “sottoscritto in novembre dal Municipio e presentato agli oltre trecento docenti dell’Istituto durante il Collegio generale straordinario dell’11 gennaio. Questo strumento raccoglie i principi e i buoni comportamenti che devono guidare le azioni di tutte le componenti della comunità scolastica: alunni, docenti, personale dei servizi e genitori. Professionalità, rispetto e sicurezza sono i valori guida fondamentali ai quali l’Istituto vuole ispirarsi”.
La stesura del documento ha avuto un lungo iter che ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti, dentro e fuori la scuola. Al di là delle più che lodevoli intenzioni, alcune perplessità sono lecite. Per esempio non è chiaro chi debba sentirsi coinvolto dalle tredici, ideali, affermazioni del Codice etico: formalmente esso vorrebbe rivolgersi alla intera “comunità scolastica” (autorità scolastiche, docenti, personale dei servizi, allievi, genitori); nei fatti sembra rivolgersi ai soli docenti. In tal senso non si capisce come mai si sia sentita la necessità di elaborare questo documento: a nostro avviso i nostri docenti possiedono già i valori codificati nel Codice etico. Inoltre è per lo meno sorprendente che si indichi che tale documento debba “essere sottoscritto al momento dell’assunzione”, anche perché ciò lascerebbe intendere che chi è già alle dipendenze dell’Istituto scolastico comunale non sia sottoposto al Codice etico (limitandone pertanto di molto la reale portata). E preferiamo sorvolare su altre affermazioni contenute nei documenti accompagnatori che francamente sembrano delineare una visione negativa del ruolo dell’insegnante.
Nondimeno, a patto che venga comprovata la necessità di proporre uno strumento che “raccoglie i principi e i buoni comportamenti che devono guidare le azioni di tutte le componenti della comunità scolastica: alunni, docenti, personale dei servizi e genitori”, lo stesso allora dovrebbe essere proposto a tutta l’amministrazione comunale, magari tramite il Regolamento organico dei dipendenti (attualmente peraltro oggetto di revisione).
Non da ultimo ci chiediamo se questo Codice etico, che l’Esecutivo propone con l’intento di sostenere i principi e i comportamenti che promuovono una comunità “attenta a favorire il dialogo e l’ascolto reciproco, la condivisione delle regole e la ricerca attiva di valori comuni, come pure il rispetto delle differenze individuali e culturali”, non dovrebbe innanzitutto essere sottoscritto anche da chi guida l’amministrazione comunale: cioè il Municipio stesso. Difatti uno dei compiti principe della politica è il mettersi al servizio della popolazione. E per fare ciò occorre avere quale orizzonte una serie di valori riconosciuti dalla nostra società, tra i quali certamente anche il rispetto per l’altro, per il diverso nelle sue origini culturali, sociali e politiche. Sarebbe pertanto davvero opportuno che chi propone questa iniziativa, sia pure egli stesso disposto a sottoscrivere la medesima, impegnandosi a rispettarla nella sua funzione di Municipale.
Il Gruppo PPD e GG da parte sua sottoscriverebbe il Codice etico qualora ne venisse redatto uno all’indirizzo dei Consiglieri comunali.
Fatte queste premesse, a nome del Gruppo PPD e GG di Lugano, poniamo al Municipio le seguenti domande.
1. Per quale motivo si è reso necessario precisare ora e unicamente nell’ambito della scuola una serie di valori legati a professionalità, rispetto e sicurezza? Sono malauguratamente occorsi all’interno dell’Istituto scolastico comunale dei fatti – di cui non siamo a conoscenza – che hanno spinto la Direzione a promuovere l’elaborazione di un Codice etico?
2. Con quale metodo sono stati individuati i tre valori di “professionalità”, “rispetto” e “sicurezza” e per quale motivo ne sono stati esclusi altri?
3. Il Codice etico è valido solo per i nuovi assunti? O verrà dato da firmare a tutti i docenti, alle autorità scolastiche e al personale dei servizi impiegati presso l’Istituto scolastico comunale?
4. Il Codice etico verrà fatto sottoscrivere anche agli allievi e ai loro genitori (parte fondamentale di quella che nel Codice stesso è indicata essere la “comunità scolastica”)?
5. Le sanzioni previste per inosservanza del Codice etico riguardano unicamente il personale impiegato presso l’Istituto scolastico o avranno effetto anche nei confronti di allievi e genitori? Se sì, in che modo?
6. Il Municipio intende estendere il Codice etico a tutta l’amministrazione comunale?
7. I Municipali sono disposti a sottoscrivere un Codice etico analogo a quello proposto ad autorità scolastiche, docenti e personale dei servizi dell’Istituto scolastico?
8. Su quali valori comuni potrebbe essere costruito tale Codice etico municipale?
9. Quali sanzioni potrebbero essere prese nei confronti di quel Municipale che dovesse contravvenire a tale Codice etico?
10. Il Municipio sarebbe favorevole a estendere il Codice etico anche ai Consiglieri comunali?
Con ogni ossequio.
Per il Partito Popolare Democratico e Generazione Giovani, Sezione di Lugano:
Michele Malfanti, Lorenzo Beretta Piccoli, Sara Beretta Piccoli, Benedetta Bianchetti, Angelo Petralli, Michel Tricarico