Il nostro pianeta sta soffocando nella plastica. La situazione peggiora giorno dopo giorno e gli effetti di questo disastro ambientale sono ormai visibili e spaventosi. Il petrolio rappresenta un problema per l’ambiente e per la nostra salute poiché è responsabile direttamente o indirettamente dell’inquinamento. Questi due grossi problemi, a parer mio, non si risolvono con nuove tasse ma bensì con nuove tecnologie incentrate sul concetto del riciclo. Questo è quanto hanno deciso di fare alcune grandi città come Londra, che hanno investito in una nuova tecnologia per la realizzazione del manto stradale.
L’idea nasce da una ditta con sede in Scozia che ha deciso di trasformare la plastica riciclata al 100% in piccoli pellet di plastica di scarto che sostituiscono il bitume, il materiale usato per le strade estratto dal petrolio greggio. Di solito le strade normali sono costituite per il 90% circa da roccia, sabbia, calcare, e per il 10% da bitume. Questo processo punta a sostituire il bitume, utilizzando la plastica dei rifiuti domestici, di quelli agricoli e di quelli commerciali. Non è necessario cambiare la tecnologia con la quale si crea l’asfalto, semplicemente verrà utilizzato meno bitume. L’asfalto prodotto vede aumentate le proprie caratteristiche di attrito di resistenza alla deformazione e alle rotture.
Il risultato? Un migliore utilizzo di plastiche indesiderate destinate oggi alla discarica o peggio ancora gettate nei mari aiutando a promuovere un’economia circolare del riciclo. Infatti in ogni km di strada con questo sistema si userebbe il peso equivalente di 684’000 bottiglie o 1,8 milioni di sacchetti di plastica monouso. E questo si traduce in strade più durature ed ecosostenibili visto che saranno ricoperte con materiali riciclati al 100%, riducendo così l’uso dei combustibili fossili e dell’impronta di carbonio.
Scegliere di investire nell’avanguardia può sembrare rischioso, ma non possiamo più permetterci di aspettare, continuando con inerzia a fare scelte che non sono più sostenibili. E questo è un sistema concreto per aiutare a risolvere il problema dell’epidemia di plastica di scarto.
Di sicuro ci sarà qualche Ditta Svizzera che utilizzerebbe questo sistema innovativo o che abbia il consenso dalla Ditta che ne detiene il brevetto per poi poterlo utilizzare. Basta informarsi.
Per questo motivo chiedo al lodevole Municipio:
1. Potreste informarvi per poter utilizzare questo sistema innovativo sul territorio Chiassese?
2. Visto che sono in atto i lavori per il nuovo assetto viario cittadino penso si possa chiedere al Cantone che venga utilizzato questo nuovo tipo di asfalto? Che le Ditte appaltatrici lo utilizzino?
3. Che quando si eseguono dei nuovi lavori di asfaltatura stradale a Chiasso, Pedrinate e Seseglio venga utilizzato questo nuovo tipo di asfalto?
La concretezza è il miglior slogan. Ripeto, a parer mio, queste problematiche non si risolvono con nuove tasse ma bensì con nuove tecnologie incentrate sul concetto del riciclo.
Cordiali saluti.
Carlo Coen PLR
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