Potremmo scrivere che sono 55 mila gli allievi, potremmo scrivere che i maestri finalmente tornano al lavoro, potremmo augurare buon anno scolastico a tutti, potremmo disquisire sul livello della scuola pubblica nel nostro cantone, potremmo dire che i maestri sono strapagati, potremmo dire che la direzione generale del dipartimento è assolutamente non in sintonia con il mondo reale, potremmo andare avanti tantissimo nel criticare, nell’osservare e nel scansionare una situazione che è un pasticcio, come la scuola stessa lo è. Spendiamo milioni per le Usi e SUPSI, illudendoci che l’università poi risolva tutti i male. Ma se costruiamo una casa e le fondamenta non sono solide come potremmo pretendere di fare studiare tutti, a livello superiore. Una scuola elementare, una scuola media che necessita di migliorarsi assolutamente per cercare di formare i nostri giovani verso un ritorno alle professioni artigianali e commerciali. Cosa ce ne facciamo di pessimi laureati che combinano danni e molte volte devono venir assunti nei posti statali perché non vi è posto per loro, giovani laureati, quando invece migliorare la base, e in particolare la scuola media e la scuola professionale potrebbe essere l’unica via d’uscita di una società che ha perso i valori e che ha perso il senso della misura come anche il senso di umiltà e di vergogna. Vorrei una scuola più umana, dove i docenti non si lamentino sempre del loro status (privilegiato) e dove gli allievi capiscano che studiare e acquisire nozioni e cultura è la base per un futuro professionale florido e dove anche la famiglia, questa vituperata famiglia lavorasse assieme ai docenti a favore dei giovani. Tutti devono contribuire a riscattare la scuola, a riscattare i valori e a cercare di formare i nostri giovani al livello più alto possibile. L’unico auspicio che la partitica ne resti fuori, troppe volte i politici, per le loro personali e partitiche motivazioni agiscono contro il bene della scuola e solo per rivendicare risultati che di fatto non ci sono. Almeno di certo gli ultimi tre ministri che si sono succeduti al dip educazione hanno abbassato il livello scolastico, puntando su una scuola statalista, combattendo scuole private e rinomate, solo per il gusto di avere sul proprio petto delle stelline per risultati secondo loro, conseguiti. La scuola, negli ultimi vent’anni ha subito un regresso incredibile e le statistiche comprovano le nostre affermazioni: siamo il peggior cantone. Ci aspettiamo che i responsabili abbiano almeno l’intelligenza intellettuale di chiedere scusa a tutti.
Poi al contrario si vivono situazioni fantastiche, quasi eroiche di maestri con pluriclassi che si adoperano ben oltre il loro compito nel cercare di aiutare i giovani studenti. Non possiamo di certo fare di un fascio tutto il tema ma ci aspettiamo che si introduca una scala di valori qualitativi, tanto da permettere di lasciare a casa i maestri che non meritano e di valorizzare, incentivando anche finanziariamente, quei maestri che dimostrano attaccamento alla professione e elasticità professionale.
Intanto buon anno scolastico a tutti !!!