Studi d’avanguardia sugli anticorpi monoclonali per curare le malattie infettive più “difficili”
Sono stati inaugurati oggi, 14 marzo 2019, nel Business Center di Bellinzona, i nuovi laboratori della Humabs BioMed SA, azienda biotecnologica leader a livello svizzero e internazionale nel settore degli anticorpi monoclonali umani utilizzati per prevenire o curare gravi malattie infettive. Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, i consiglieri di stato Paolo Beltraminelli e Christian Vitta, il sindaco di Bellinzona Mario Branda, il direttore della Swiss Biotech Association (che riunisce le aziende svizzere impegnate nella ricerca dei farmaci biologici) Michael Altorfer, e il CEO di Vir Biotechnology (azienda statunitense che nell’autunno 2017 ha acquisito Humabs BioMed) George Scangos.
I nuovi laboratori, dotati delle attrezzature più avanzate, occupano buona parte dell’attico del Business Center Bellinzona (il palazzo progettato da Mario Botta), su una superficie di circa 500 metri quadrati, ai quali si aggiungono altri 500 metri quadrati di uffici. Nella nuova struttura, che di fatto triplica quella precedente, potranno lavorare, a pieno regime, oltre 50 persone.
«Siamo molto orgogliosi di questa nuova sede, che ci permetterà di potenziare le nostre linee di ricerca e velocizzarne lo sviluppo – ha detto Filippo Riva, direttore generale di Humabs BioMed e consigliere d’amministrazione della Swiss Biotech Association. – Siamo felici di avere consolidato la nostra presenza a Bellinzona, città che negli anni ha rafforzato il proprio ruolo di sede di ricerca scientifica di livello internazionale. Siamo grati del supporto che le istituzioni ticinesi ci hanno dato, rendendo possibile l’apertura dei nuovi laboratori, e un particolare ringraziamento va all’Istituto di Ricerca in Biomedicina-USI, con cui collaboriamo fruttuosamente da parecchi anni. Siamo grati anche a Vir Biotechnology, che non solo ha deciso di mantenere in Ticino la nostra azienda dopo l’acquisizione, ma ha anche investito in modo importante nella nostra nuova sede».
Humabs BioMed nasce nel 2004 prendendo in licenza una tecnologia sviluppata dall’IRB per la generazione di anticorpi monoclonali. Negli anni Humabs BioMed si specializza con successo nella generazione di nuovi target farmacologici per la cura o prevenzione delle malattie infettive, e trova ora un forte rilancio e occasione di espansione con l’avvio dei nuovi laboratori. «Sono numerosissimi gli anticorpi che abbiamo scoperto e sviluppato in questi anni – spiega Davide Corti, direttore scientifico di Humabs BioMed – grazie anche alla collaborazione e ai finanziamenti di prestigiose istituzioni quali la Fondazione Bill & Melinda Gates e il National Institutes of Health (NIH). Siamo stati i primi al mondo, nel 2007, in collaborazione con IRB e NIH, a sviluppare anticorpi monoclonali completamente umani contro il virus Ebola. Attualmente nella Repubblica Democratica del Congo, dove l’epidemia di Ebola è tuttora in atto, è in corso una sperimentazione clinica di fase 2/3 in cui si sta valutando l’efficacia di uno di questi monoclonali, chiamato mAb114. Poche settimane fa Inovio Pharmaceuticals, con il supporto della Fondazione Gates, ha anche avviato una sperimentazione clinica con un anticorpo monoclonale scoperto nei nostri laboratori a Bellinzona, chiamato ZKA190, che si è rivelato estremamente efficace contro il virus Zika, veicolato dalle zanzare del genere Aedes. Vir Biotechnology, di cui Humabs BioMed fa ora parte, darà presto il via alla sperimentazione clinica di un anticorpo monoclonale per la prevenzione ad ampio spettro dei virus influenzali».
«Nel corso degli anni, Humabs è diventata un importante centro di eccellenza nella ricerca sugli anticorpi – aggiunge George Scangos, CEO di Vir Biotechnology. – Ora che il team di Humabs BioMed fa parte di Vir Biotechnology, possiamo integrare il loro talento e le loro piattaforme, nei nostri programmi di ricerca e sviluppo. Vir utilizza diverse innovazioni nella scienza, nella tecnologia e nella medicina per migliorare la cura di persone a rischio, o affette da gravi patologie infettive. Vir si sta focalizzando su alcune delle patologie infettive mondiali più impegnative per cui non esistano soluzioni o quelle esistenti non siano adeguate. Noi crediamo che gli anticorpi monoclonali, come quelli identificati da Humabs BioMed, abbiano un grande potenziale per la prevenzione e il trattamento di una varietà di malattie infettive. I monoclonali sono una delle numerose tecnologie che stiamo utilizzando nello sviluppo di terapie per l’Epatite B, l’Influenza ed Ebola».
In Svizzera ci sono circa 900 aziende che si occupano di biotecnologie, e danno lavoro a 50’000 persone. «Sono sempre più numerose le compagnie internazionali che scelgono la Svizzera come centro di produzione di complessi prodotti farmaceutici – dice Michael Altorfer, direttore della Swiss Biotech Association. – Non per niente più del 40% delle esportazioni svizzere derivano dall’industria chimica, farmaceutica e biotecnologica. L’industria biotech si sposa molto bene con la cultura svizzera. La perseveranza, la ricerca della conoscenza e lo spirito imprenditoriale, abbinati allo sviluppo di soluzioni dedicate e focalizzate, sono elementi portanti dello spirito e della cultura del nostro Paese, come lo è anche la capacità di fare progetti a lungo termine. Nell’ambito della competizione internazionale è essenziale che tutte le regioni svizzere collaborino sfruttando al meglio le risorse. In Ticino sono attive, a questo proposito, importanti centri di ricerca specialistica in settori come l’immunologia, l’oncologia, le malattie cardiovascolari o l’intelligenza artificiale, e anche l’Università della Svizzera Italiana si muove in questa direzione. Insieme, le aziende e gli istituti di ricerca svizzeri formano uno degli hub biotecnologici più densi e forti presenti a livello internazionale».