Il cittadino ticinese sentendo il voto che il presidente del Governo ha dato al lavoro dei 5 saggi con un 5 secco, sarà rimasto un attimino sbigottito. Lo stesso presidente, a capo del dipartimento scolastico, dovrebbe sapere che i voti vanno dal 1 al 6 dove il 6 è la perfezione, il 5 è un bene e il 4 è appena sufficiente.
Solo alcuni temi: un preventivo con un 150 milioni sotto, compiti per contenere il disavanzo fatti ma fatti male perché la diminuzione del disavanzo è stata ottenuta con diminuzione degli aiuti ai poveri, vedi premi cassa malattia, ecc.. Oltre 65 mila frontalieri, oltre, ed è record assoluto, 8600 che fruiscono dell’assistenza sociale, oltre 100 mila anime che hanno bisogno di aiuti per pagare i premi della cassa malattia. Discorsi di alcuni CdS che in maniera sublimale accusano la popolazione di non essere capace di votare, altri CdS che su FB criticano accusando che chi percepisce l’assistenza sociale dovrebbe cercare di non chiederla e farsi aiutare dai parenti. La disoccupazione in aumento, il turismo con cifre rosse come non mai, violenza giovanile negli stadi, una scuola che è agli ultimi posti della scala in Svizzera per quanto riguarda la qualità e i risultati. CdS che dal pulpito in parlamento lanciano provocazioni partitiche ai parlamentari i quali parlamentari si lasciano andare in spettacoli poco edificanti. Una giustizia e una procura ticinese che privilegia la spettacolarizzazione della stessa, dove i magistrati amano la loro personale visibilità, a fronte di un lavoro dietro le quinte che possa garantire una giustizia giusta. Sembra che per la procura, i problemi più importanti siano le “donnine” o siano i pirati della strada che vengono pizzicati continuamente per la velocità. Ditte ed imprese che assumono frontalieri a paghe più basse del dovuto, penalizzando lavoratori onesti ticinesi. E potremmo continuare a lungo in un elenco più o meno esaustivo sulla situazione del Cantone in questo anno di presidenza, che non è l’eccezione ma la coda di anni condotti su questi binari. Noi non vogliamo giudicare il lavoro dei 5 saggi, ci mancherebbe, e siamo pienamente coscienti delle difficoltà nel gestire in questi ultimi anni la cosa pubblica, non solo a livello canton Ticino ma ad ampio raggio a livello mondiale. Vorremmo che si facesse un censimento presso la popolazione chiedendo loro un parere sull’operato del Governo- Il voto del presidente al suo operato ha la stessa valenza di un responsabile del controllo di qualità di produzione che deve analizzare la propria produzione. Invece di darsi un voto, avremmo tanto preferito dicesse che il voto lo daranno i cittadini e che loro si rimettono al parere dei cittadini senza accusare gli stessi di incompetenza e incapacità nel discernere. Ma lo sappiamo tutti come la politica abbia perso il contatto con il mondo reale e per cui è solo fine a se stessa e non è più in grado di risolvere i problemi concreti della gente. (ETC/RB)