La formula è ormai collaudata ed è vincente: dare ai bambini la possibilità di esprimersi su un tema che, in un modo o nell’altro, tocca l’essere umano, cioè noi. Scudi, maschere, amuleti e talismani, ibridi… temi antropologici importanti su cui lavorare e riflettere.
Anche quest’anno il Museo delle Culture ha aperto le sue porte all’estro dei piccoli artisti ospitando l’esposizione «Capanne», nono appuntamento del ciclo espositivo «Dèibambini» che, in collaborazione con l’Istituto scolastico comunale di Lugano, accompagna il pubblico alla scoperta della creatività infantile. Per sei mesi, 80 bambini della Scuola dell’infanzia di Breganzona e di quattro classi di Scuole elementari di Lugano (Bertaccio, Pazzallo, Ruvigliana e Sonvico) – guidati dall’animatrice e artista Silvia Paradela – hanno lavorato sui concetti di «casa», «capanna», «nido», ideando e costruendo, al termine del percorso, una capanna collettiva per ciascuna delle classi.
Un vero e proprio percorso artistico che li ha condotti alla creazione di un’opera d’arte, un percorso che è servito loro anche per “approfondire” se stessi. Quanto concepito e poi realizzato è l’espressione dei loro desideri ed emozioni, che hanno dapprima condiviso con i compagni, per elaborare il progetto collettivo e che hanno anche raccontato individualmente attraverso i commenti che sono raccolti in un catalogo come per le altre tappe del ciclo «Dèibambini». L’esposizione, curata da Isabella Lenzo Massei, sarà prolungata fino a domenica 6 Luglio.
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